ELENCO PREZZI
PROVINCIALE
2025
Edito dalla
Provincia Autonoma di Trento
Gruppo di
lavoro per l'aggiornamento e completamento dell’Elenco Prezzi 2025
Agenzia
Provinciale per le Opere Pubbliche
Settore
Opere Stradali
|
ing. Mario Monaco
coordinatore - ing. Paola Bonetti
per. ind. Michele Vicentini
|
Settore
Opere Edili
Bioedilizia
|
per. ind. Corrado Webber
geom. Mauro Trentin
geom. Sergio Giamberardino
geom. Piergiorgio Pasquali
ing.i. Luigi Pavan
arch. Lorenzo Zeni
|
Settore
Opere Igienico Sanitarie
|
geom. Franco Zanetti
ing. Mattia Nardin
|
Settore
Opere Beni culturali
|
geom. Tiziano Vicentini
arch. Cinzia D’Agostino
|
Settore
Opere Agricole
Settore
Opere Valorizzazione Ambientale
Settore
Opere Idrauliche
Settore
Opere Forestali
Settore
Opere di Prevenzione rischi
|
Mattia Cipriani
Ruggero Colpo
Gregorio Villa
geom. Luca Pizzini
geom. Giovanni Baldo
Gabriele Bettega
ing. Stefano Tasin
ing. Luisa Fedrizzi
ing. Stefano Merz
|
|
|
Presentato a:
Consorzio dei Comuni trentini
Associazione degli Artigiani della
Provincia di Trento
Associazione Trentina dell’Edilizia
(ANCE)
Associazione degli Industriali della
Provincia di Trento (Confindustria)
Comitato interprofessionale
Sindacati CISL CGIL UIL FeNALT
Indice:
PREMESSE IV
CRITERI DI ELABORAZIONE VII
CRITERI DI UTILIZZO DEL LISTINO X
SISTEMA INTERNAZIONALE XVI
OPERE EDILI XXI
BENI CULTURALI XXIX
OPERE STRADALI XXX
OPERE IGIENICO-SANITARIE XL
BIOEDILIZIA LIV
PREMESSE
Ai fini
della trasparenza e del coordinamento dell'attività tecnico-amministrativa nel
settore dei lavori pubblici, la Giunta provinciale approva l’Elenco prezzi da
applicarsi ai lavori pubblici di interesse provinciale entro il 31 dicembre di
ogni anno, così come previsto dalla L.P. 10 settembre
1993 n. 26 e ss.mm.ii..
L’ultima pubblicazione vigente è avvenuta sul
BUR del 4 gennaio 2024, successivamente alla D.G.P. n. 2337 del 21 dicembre 2023.
Nel corso del 2024, facendo seguito a specifici incontri avuti con le
Associazioni di Categoria, come ogni anno si è provveduto a monitorare e
rilevare l’andamento dei prezzi franco stabilimento delle materie prime e dei
materiali dalle fonti ufficiali attendibili, autorevoli e riconosciute tali a
livello nazionale in seguito indicate, per stabilire i prezzi da inserire poi
nei ricalcoli delle voci presenti nell’Elenco prezzi provinciale. Sono state, inoltre,
aggiornate numerose voci di lavorazioni compiute, verificando descrizioni
prestazionali, produzioni, pose, tempistiche e altre componentistiche del
prezzo.
L’Elenco prezzi della Provincia Autonoma di Trento è lo strumento di riferimento per la
quantificazione preventiva, la progettazione e la realizzazione di
LAVORI PUBBLICI
realizzati nell'ambito del territorio
provinciale.
Resta sempre compito del progettista:
-
valutare criticamente le
singole voci da utilizzare ed il relativo prezzo;
-
provvedere,
eventualmente, al loro adeguamento in base alla reale situazione di esecuzione
dei lavori e all’andamento congiunturale del mercato;
-
individuare eventuali
nuove voci in quanto non disponibili.
Nella relazione tecnica prevista dallo
specifico livello di progettazione dovranno essere riportate, in apposito
paragrafo, le motivazioni degli eventuali scostamenti dall’Elenco prezzi
provinciale.
L’Elenco prezzi provinciale permette
un’elaborazione progettuale chiara, in quanto gli scostamenti dovranno essere
sempre motivati, facilita e semplifica l'analisi in fase di offerta e consente
il necessario rigore nell'azione di controllo e sorveglianza sia in fase di
approvazione dello studio progettuale sia durante la realizzazione dell'opera.
Queste premesse hanno carattere generale e
sono valide per l’Elenco prezzi provinciale nella sua interezza; le premesse
per il singolo settore o capitolo introducono ulteriori precisazioni che
prevalgono su quelle generali.
Maggiori indicazione nel capitolo CRITERI DI
UTILIZZO DEL LISTINO.
NOVITA’ EDIZIONE 2025
Le principali novità
dell’Elenco prezzi 2025 sono le seguenti:
1. un volume separato per le presenti “premesse al prezzario” che
rappresentano delle vere e proprie “istruzioni d’uso” del prezzario;
2. aggiornamento e/o revisione dei prezzi e delle voci nei vari settori, ad
esempio murature in laterizio portanti
e divisorie, cappotti in fibra minerale, velette in gesso rivestito, oneri per
demolizioni e varie lavorazioni di dettaglio;
3. inserimento di nuove voci come schermature solari in abete, perlinati
esterni in parete, facciate ventilate e frangisole in alluminio;
4. revisione dei prezzi di alcune voci tenendo conto del rispetto dei
requisiti definiti nei Criteri Ambientali Minimi;
5. inserimento di nuovi noli, calcolati secondo lo schema consolidato
utilizzato per il calcolo degli esistenti;
6. correzione di imprecisioni riscontrate nella pubblicazione precedente.
AGGIORNAMENTO CAPITOLO
“A.05 MATERIALI A PIÈ D’OPERA”
Nel capitolo “A.05 Materiali a piè d’opera”, sono
riportanti i principali materiali a “piè d’opera” utilizzabili per le dirette
amministrazioni o per la redazione di nuovi prezzi o nuove voci di lavorazioni
non troppo complesse. In analogia alle altre voci di prezzario, il capitolo A.05
è comprensivo di Spese Generali e Utile d’Impresa. Pertanto, è opportuno porre
massima attenzione nella redazione di nuove analisi, per il calcolo delle Spese
Generali e Utile d’Impresa, onde evitarne un doppio conteggio.
I materiali a piè d’opera fanno riferimento ad un
magazzino strutturato secondo le successive indicazioni in merito al
reperimento dei prezzi delle materie prime; è trasversale rispetto alla
suddivisione a settori delle lavorazioni compiute, in modo tale che
quest’ultime facciano riferimento ad un unico materiale a piè d’opera
Per
materiali a piè d’opera si intendono:
-
aggregati non legati/legati, naturali/riciclati
-
lavorati
-
semilavorati
Si precisa che il capitolo A.05 contiene, per ora, i materiali
a piè d’opera di più comune uso.
I prezzi di questi materiali sono stati aggiornati sulla
base dei criteri di seguito riportati e che sono stati concordati con le
Associazioni e Comitati partecipanti al tavolo di aggiornamento del prezzario:
- adozione dei
prezzi franco stabilimento di fonti ufficiali attendibili autorevoli e
riconosciute tali a livello nazionale ed, in particolare:
ANCE Brescia (in quanto la CCIAA di
Brescia non monitora più il mercato siderurgico negli ultimi anni) per:
- Prodotti siderurgici;
- Acciaio (tondini, reti elettrosaldate);
- Acciaio (laminati, profilati e lamiere);
CCIAA Milano per:
- Legno;
- Legno lamellare;
- Pietre naturali;
- Leganti cementizi;
- Polistirolo e derivati vari
petroliferi per coibentazioni;
SITEB (a cui la PAT è associata) e
CCIAA Milano per bitumi;
MINISTERO competente per il petrolio;
Fonti riconosciute per tubazioni in
ghisa, polietilene, pvc …
- applicazione di un
ulteriore costo per “trasportare” le materie dall’ubicazione del monitoraggio
del listino di riferimento (ad es. Milano o Brescia), fino a Trento.
Al fine di rendere i prezzi aggiornati quanto più possibile coerenti
alla situazione di mercato in essere e ragionevolmente preventivabili per il 2025,
si è scelto di assumere, come base di partenza per il ricalcolo, il valore
corrispondente alla media degli ultimi 12 mesi antecedenti la chiusura del
tavolo della Commissione di lavoro dell’Elenco Prezzi, ovvero ottobre 2023 -
ottobre 2024.
CRITERI AMBIENTALI
MINIMI
Nella redazione del presente Elenco prezzi sono stati
aggiornati numerosi prezzi tenendo conto del rispetto
dei requisiti definiti nei Criteri Ambientali Minimi di cui al DM 23 giugno
2022 "Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di
progettazione di interventi edilizi, per l'affidamento dei lavori per interventi
edilizi e per l'affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi
edilizi" (c.d. CAM Edile), come corretto dal Decreto correttivo 5
agosto 2024 e del settore Strade approvati con D.M. 5 agosto 2024 (c.d. CAM
Strade).
La rispondenza della singola voce di prezzo, ai
requisiti C.A.M., è stata esplicitata chiaramente nel magistero d’opera della
stessa. Questo lavoro certosino proseguirà nei prossimi anni.
Per l’anno 2025, inoltre, per tutte le voci per le quali
il rispetto normativo ai requisiti C.A.M. è necessario, ma non già
considerato nell’elaborazione delle analisi e, conseguentemente, non chiaramente
esplicitato nella voce descrittiva, è stato previsto un sovrapprezzo
pari al 3%.
Sarà, perciò, cura del progettista valutare all’interno della
singola voce il rispetto dei requisiti eventualmente richiesti e, ove
necessario, adeguare il prezzo aumentandolo di un 3%.
Si ricorda che la verifica di corrispondenza al DM del 23.06.2022 dei
prodotti utilizzati è imputata, secondo l’art. 6, comma 6 e art. 7, comma 4 del
DM MIT 49/2018, al Direttore Lavori, che dovrà accertare la presenza di idonea
documentazione comprovante la rispondenza del prodotto ai criteri ambientali
minimi (CAM).
INCIDENZA COSTI
Le categorie di costo pubblicate sono:
-
costo della manodopera in cantiere;
-
costo dei noli e dei macchinari in cantiere;
-
costo dei materiali franco cantiere.
La differenza tra la somma delle varie
incidenze e il 100% è di norma rappresentata dalle spese generali (SG) e
dall'utile di impresa (Ut); in alcuni casi (molto limitati) a queste si devono
aggiungere ulteriori costi (ad esempio ammortamenti vari, valore della cessione
del materiale, etc.…) che non vengono pubblicati per problemi di layout.
Si sottolinea che il costo della manodopera
è esclusivamente quello di cantiere, mentre le lavorazioni eseguite a monte (in
stabilimento, in officina, ecc.) sono ricomprese nel costo dei materiali franco
cantiere; all'interno di quest'ultimo sono, inoltre, compresi i costi di
trasporto.
Nel capitolo A.4 “ONERI E INDENNITÀ”, per
la loro natura di “oneri”, non vengono riportate le percentuali di incidenza
dei costi sui singoli prezzi, in quanto è un onere obbligatorio che deve
essere necessariamente sostenuto dall’appaltatore in quanto previsto e/o disciplinato sia dalla Legge che dalle indicazioni
progettuali.
Nelle varie voci di “Impianto cantiere”, essendo costi
riconosciuti all’appaltatore per avviare le attività di cui alla voce, non
vengono riportate le percentuali di incidenza dei costi sui singoli prezzi.
CRITERI
DI ELABORAZIONE
L’Elenco prezzi provinciale è organizzato in
settori, capitoli e paragrafi che raccolgono le voci differenziate in tipi che
riportano i requisiti, le caratteristiche tecniche e le modalità di esecuzione
dei manufatti delle opere che si intendono realizzare.
Tale organizzazione è coerente con le indicazioni del DM 13 luglio 2022 - All. A capitolo 2 (G.U. n.187 d.d.
11/08/2022), che prevede “il prezziario di riferimento è codificato in
termini di lavorazioni e risorse”.
Le presenti Premesse sono una sorta di “istruzioni
d’uso” dell’Elenco Prezzi Provinciale.


I settori e capitoli analizzati sono:
A.
MANODOPERA, NOLI E TRASPORTI E MATERIALI
A.01.
MANODOPERA
A.02.
NOLI E TRASPORTI
A.04. ONERI E
INDENNITÀ
A.05. MATERIALI A
PIE’ D’OPERA
A.10. SOVRAPPREZZI
B. OPERE EDILI
B.02.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - DEMOLIZIONI E MOVIMENTO TERRA
B.04.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA STRUTTURALE
B.06.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA COMPLEMENTARE
B.08.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA PREFABBRICATA
B.15.
OPERE DA INTONACATORE E STUCCATORE
B.18.
OPERE DA PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE
B.21.
OPERE IN PIETRA NATURALE
B.24.
OPERE DI IMPERMEABILIZZAZIONE ED ISOLAZIONE TERMOACUSTICA
B.27.
OPERE DA CARPENTIERE IN LEGNO
B.30.
OPERE DA LATTONIERE
B.33.
OPERE DA PITTORE
B.36.
OPERE DA FALEGNAME SERRAMENTISTA
B.39.
OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA
B.42.
OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC
B.45.
OPERE DA SERRAMENTISTA ANTINCENDIO
B.48.
OPERE DA SERRAMENTISTA (ACCESSORISTICA)
B.51.
OPERE DA VETRAIO
B.62.
OPERE DA ELETTRICISTA
B.64.
OPERE SPECIALI DA ELETTRICISTA
B.66.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
B.72.
OPERE DA TERMOIDRAULICO
C. OPERE
BENI CULTURALI
C.02.
OPERE EDILI - DEMOLIZIONI RIMOZIONI E SGOMBERI
C.04.
OPERE EDILI - CONSOLIDAMENTI E RESTAURI
C.15.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE - INTONACI
C.18.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE - PAVIMENTAZIONI
C.24.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE – RISANAMENTI E PROTETTIVI SUPERFICI NON DECORATE
C.27.
OPERE IN CARPENTERIA TRADIZIONALE IN LEGNO
D. OPERE STRADALI
D.11. OPERE D’ARTE
IN TERRA - ALL’APERTO
D.12. OPERE D’ARTE
IN TERRA - IN GALLERIA
D.21. OPERE D’ARTE
STRUTTURALI - ALL’APERTO
D.22. OPERE D’ARTE
STRUTTURALI - IN GALLERIA
D.31. OPERE D’ARTE
IDRAULICHE - ALL’APERTO
D.32. OPERE D’ARTE
IDRAULICHE - IN GALLERIA
D.41. OPERE
PROVVISIONALI E DI DIFESA – ALL’APERTO
D.42. OPERE
PROVVISIONALI E DI DIFESA – IN GALLERIA
D.51. OPERE
FUNZIONALI ED ACCESSORIE – ALL’APERTO
D.61. IMPIANTI –
ALL’APERTO
E. OPERE
IGIENICO-SANITARIE
E.01.
FOGNATURE
E.03.
ACQUEDOTTI
F. OPERE
IDRAULICHE
F.02.
OPERE E SISTEMAZIONI IDRAULICHE
G. OPERE
SETTORE AGRICOLO
G.01.
IMPIANTI IRRIGUI
H. OPERE
FORESTALI
H.1.
OPERE E INFRASTRUTTURE FORESTALI
L. OPERE
DI VALORIZZAZIONE AMBIENTALE
L.01.
MATERIALI PER ARREDO NEL VERDE
L.04.
MATERIALI PER OPERE A VERDE
L.06. MATERIALI
VARI DI RIPRISTINO AMBIENTALE
L.07.
OPERE A VERDE
L.08
OPERE DI ARREDO VERDE
L.09
OPERE DI PAVIMENTAZIONE
L.10
OPERE IN PIETRA
M. OPERE
DI PREVENZIONE RISCHI
M.05.
OPERE DI PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA
M.10.
OPERE FERMANEVE
O.
BIOEDILIZIA
O.02.
OPERE DI BIOEDILIZIA – DEMOLIZIONI
O.04.
OPERE DI BIOEDILIZIA – STRUTTURE PORTANTI VERTICALI ESTERNE E INTERNE
O.06.
OPERE DI BIOEDILIZIA – STRUTTURE VERTICALI INTERNE
O.08.
OPERE DI BIOEDILIZIA – STRUTTURE PORTANTI ORIZZONTALI
O.15.
OPERE DA INTONACATORE E STUCCATORE
O.18
OPERE DA PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE
O.24.
OPERE DI IMPERMEABILIZZAZIONE E COIBENTAZIONE TERMOACUSTICA
O.27.
OPERE DA CARPENTIERE IN LEGNO
O.30.
OPERE DA LATTONIERE
O.33.
OPERE DA PITTORE
O.36.
OPERE DA FALEGNAME SERRAMENTISTA
S. COSTI
DELLA SICUREZZA
S.05
COORDINAMENTO
S.10.
DELIMITAZIONI AREA CANTIERE
S.15.
INFRASTRUTTURE LINEARI AREA CANTIERE
S.20.
INFRASTRUTTURE PUNTUALI AREA CANTIERE
S.25.
PONTEGGI
S.30.
APPRESTAMENTI PROVVISIONALI
S.35.
MEZZI E SERVIZI PROTEZIONE INDIVIDUALI
S.40. MEZZI
E SERVIZI PROTEZIONE COLLETTIVI
S.50.
IMPIANTI ELETTRICI AREA CANTIERE
I prezzi tengono conto dei costi netti, delle Spese Generali e
dell'Utile dell'Impresa e delle normative vigenti.
L’aliquota per le Spese Generali (SG) è stata fissata nel 15%
per le voci dei settori da “A” a “O” e del 17% per il settore “S”.
l’aliquota relativa all’Utile di impresa (Ut) è stata
fissata nel 10% per le voci dei settori da “A” a “O”.
Per il Settore “S. Costi della Sicurezza”, in
considerazione del fatto che le voci di questo settore non sono soggette a
ribasso e si configurano come “spesa che la pubblica amministrazione
riconosce all’impresa, partecipando significativamente alle azioni necessarie a
garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri”, si sono riconosciute
le sole Spese Generali (SG) con un’aliquota del 17% (intendendo
con questo che l’aliquota utilizzata per valutare l’Utile di impresa (Ut) è
stata fissata nello 0%).
CRITERI
DI UTILIZZO DEL LISTINO
RESPONSABILITÀ DEL PROGETTISTA
L’Elenco prezzi provinciale è stato
realizzato prendendo in considerazione situazioni di lavoro da considerarsi di
tipo “medio” sia per quanto riguarda la dimensione dell’intervento sia per
quanto riguarda la collocazione del cantiere.
Nella elaborazione del progetto, il professionista
deve effettuare le scelte delle lavorazioni e delle metodologie di esecuzione
dei lavori in base allo specifico cantiere che si dovrà realizzare.
La responsabilità del progetto, delle scelte
per la realizzazione delle opere e dei prezzi utilizzati resta a totale carico
del progettista.
Nel caso di forniture ed opere di
particolare difficoltà e/o in zone disagiate, il progettista dovrà adeguare i
singoli prezzi sulla base di analisi prezzi riferite alla specifica opera da
realizzare. Rientrano in questa casistica, ad esempio,
le opere od i lavori che abbiano le seguenti caratteristiche:
-
particolare difficoltà di
accesso al cantiere;
-
quota del cantiere
superiore a m 1.200 s.l.m.;
-
particolare difficoltà
nell'approvvigionamento del materiale a piè d'opera;
-
tipologia particolare
della struttura e/o della lavorazione;
-
esecuzione dei lavori in
presenza di particolari difficoltà;
-
ridotta dimensione
dell'intervento;
-
approvvigionamenti in
tempi ristretti in conseguenza di particolari eventi eccezionali (calamità
naturali, ecc.).
-
esecuzione delle
lavorazioni in notturno e/o festivo
Il progettista, nell’ambito della relazione
tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione, dovrà
riepilogare, in apposito paragrafo e al corretto dettaglio, le motivazioni degli
eventuali scostamenti adottati.
Il progettista, pertanto, nella citata relazione
tecnica, dichiara espressamente di aver valutato il prezzo, la sua descrizione
e la relativa analisi (o indicazione delle percentuali di incidenza), come
riportati nel presente prezzario, e di averli ritenuti congrui e idonei in
relazione specificatamente al caso concreto dell’opera progettata.
Diversamente, come specificato, nel caso in cui la lavorazione non fosse
presente nell’elenco prezzi o nel caso in cui il prezzo previsto dall’elenco
prezzi o la descrizione della lavorazione o la relativa analisi (o indicazione
delle percentuali di incidenza) non fossero ritenuti, in tutto o in parte,
congrui e idonei, il progettista deve provvedere a redigere una propria analisi
del prezzo, che andrà necessariamente allegata al progetto.
Inoltre, in sede di redazione del progetto,
è importante che i professionisti tengano comunque conto dell’evoluzione della
congiuntura di mercato nel momento di definizione dei prezzi.
Il capo al progettista vi è, ai sensi della
Delibera di Giunta n. 1745 di data 29/09/2023:
- la determinazione della quota di materiale
riciclato utilizzato in ogni progetto;
- la prescrizione di utilizzare prioritariamente i
materiali riciclati, dando eventuale formale motivazione in caso di
mancato o ridotto impiego degli stessi a discapito di materiali naturali.
SOVRAPPREZZO AI LAVORI
Per quanto sopraesposto, il progettista
potrà eventualmente applicare motivati sovrapprezzi per compensare tipologie e
criticità che condizionano l’esecuzione a “regola d’arte” dell’opera in corso
di progettazione.
A tal proposito, nel presente elenco prezzi
provinciale, nel capitolo denominato A.10 “Sovrapprezzi”, sono indicati
i principali, che potranno essere utilizzati per la formulazione di computi
metrici estimativi, nuove voci, nuovi prezzi ecc.
L’applicazione del sovrapprezzo dovrà
comunque essere fatta tenendo presente che in alcuni casi la straordinarietà è
già prevista dalla stessa natura dell’opera da realizzare: ad esempio ai prezzi
del M.10 "Opere fermaneve" non vanno applicati i sovrapprezzi per
lavorazioni in quota.
COSTI DELLA SICUREZZA
Per la stima dei costi della sicurezza, (da
prevedere comunque anche quando non previsto il PSC - Piano di sicurezza e
coordinamento), si utilizzeranno, per quanto possibile, le voci del settore “S.
COSTI DELLA SICUREZZA” ed andranno evidenziate in un computo metrico estimativo
specifico; nel caso si debbano utilizzare voci presenti nei settori diversi da
questo, si dovrà procedere ad un ricalcolo della stima del prezzo togliendo al
prezzo della singola voce utilizzata il 10% di utile e successivamente il 15%
di spese generali ed aggiungendo, poi, le spese generali computate al 17% (tale
operazione si traduce nell’applicazione del coefficiente unico pari a
0,924901). I costi stimati in questo modo non sono ribassabili e saranno
riconosciuti per le quantità eseguite salvo diverse indicazioni riportate nel
capitolato speciale d’appalto.
L’utilizzo di voci del settore “S - Sicurezza”
per la stima dei costi di lavorazioni non finalizzate specificatamente alla
sicurezza richiede di procedere al ricalcolo della relativa stima togliendo il
17% di spese generali ed aggiungendo poi il 15% di spese generali ed il 10% di
utile d’impresa per un coefficiente complessivo di 1,081197; queste lavorazioni
saranno poste a ribasso.
SUBAPPALTO
In considerazione dei criteri di elaborazione
dell’Elenco prezzi provinciale, nella formulazione dei prezzi relativi a
lavorazioni specialistiche presumibilmente affidabili in subappalto in
relazione alla tipologia dei lavori oggetto dell'appalto principale, il
progettista, a seguito di adeguata valutazione degli oneri derivanti dal
subappalto, dovrà operare, motivatamente, delle maggiorazioni in misura
non superiore al 20%.
A tale proposito si sottolinea che ogni capitolo e/o
paragrafo dell’Elenco prezzi è riferito a forniture, opere e lavorazioni
eseguite direttamente dalla ditta specializzata e comprensive delle spese
generali e dell’utile della stessa e non comprende gli oneri per
l’affidamento e la gestione del subappalto in carico alla ditta principale;
nel contempo l’esecuzione in subappalto può sollevare l’impresa specializzata
da alcuni oneri altrimenti a suo carico (ad esempio allestimento e gestione del
cantiere).
UTILIZZO
DELLE VOCI E NUOVE VOCI DI PREZZO
Le voci comprese nell’Elenco prezzi provinciale
definiscono le caratteristiche, le metodologie, le prestazioni e la qualità
dell'intervento da eseguire. Si raccomanda di dare un'attenta lettura alle voci
inserite nell'elaborato in quanto i materiali e le modalità esecutive sono
determinanti per la definizione del prezzo.
La modifica o l’integrazione della voce da parte del progettista comporta l'individuazione di
una nuova voce (N.V.) per la quale si dovranno fornire le opportune
motivazioni, predisporre una adeguata descrizione delle lavorazioni
previste e redigere una nuova dettagliata analisi; le motivazioni ed
i riferimenti utilizzati dovranno essere riportati in uno apposito paragrafo
della sopracitata relazione tecnica prevista dallo specifico livello di
progettazione.
Nel caso di nuove voci non si dovrà fare alcun
riferimento al codice che identifica l’eventuale voce di partenza
all'interno dell'Elenco prezzi provinciale in modo da evitare false
interpretazioni.
Gli adempimenti sopra previsti devono essere applicati
anche nella formulazione di nuove voci e/o nuovi prezzi relativi ai costi per
la sicurezza.
ASSISTENZE
MURARIE
Le assistenze murarie fornite dall'imprenditore edile
alle opere specialistiche potranno essere calcolate "a corpo" secondo
le percentuali riportate nell'allegato prospetto A.
NORME
DI MISURAZIONE
Per quanto attiene i metodi di misurazione, ove non
precisati nelle singole voci, si dovrà fare riferimento all’allegato B del
Capitolato generale per l'esecuzione di lavori pubblici della Provincia
Autonoma di Trento, approvato con Decreto del presidente della provincia 16
agosto 2023, n. 20-96/Leg. oppure al Capitolato Speciale d'Appalto redatto dal
progettista per lo specifico intervento o ai Capitolati Speciali Tecnici vigenti.
ONERI
DI CONFERIMENTO E ONERI DI SMALTIMENTO
Le Amministrazioni, i progettisti e la
Direzione Lavori rendano noto che laddove nei prezzi si trova la dicitura
“oneri di discarica” essa va intesa come “oneri di smaltimento” secondo le
normative vigenti.
ONERI DI
CONFERIMENTO AD IMPIANTO DI RECUPERO
In considerazione della pluralità di
situazioni riscontrabili nei diversi cantieri e della loro localizzazione, il
Progettista e/o il Direttore dei Lavori, dovrà porre la massima attenzione
nell’individuare i rifiuti da demolizione recuperabili e valutare, all’interno
del progetto, sia le procedure che la destinazione di conferimento più idonee
al loro recupero.
ONERI DI CONFERIMENTO IN IMPIANTO DI SMALTIMENTO
In considerazione della pluralità di
situazioni riscontrabili nei diversi cantieri e della localizzazione, il
Progettista e/o il Direttore dei Lavori dovrà porre la massima attenzione
nell’individuare i rifiuti da demolizione non recuperabili e valutare, all’interno
del progetto, sia le procedure che la destinazione di conferimento più
idonee al loro smaltimento.
GESTIONE DEI RIFIUTI PROVENIENTI DALLE ATTIVITÀ DI SCAVO E
DEMOLIZIONE
Ai sensi dell’art. 36 comma 3 del D.M.
145/2000, gli oneri indicati nel capitolo A.04 “ONERI E INDENNITÀ” tengono
conto della deduzione del valore medio convenzionale di cessione del materiale
all’impresa.
ATTIVITÀ DI DEMOLIZIONE
L’obiettivo principale nella gestione dei
rifiuti prodotti è il raggiungimento del loro più elevato grado di separazione
e differenziazione per consentire il massimo recupero come materia prima
seconda e ridurne i quantitativi da smaltire in discarica.
Fermo restando quanto stabilito dall’art. 36
del D.M. 145/2000, al fine di aumentare la possibilità di recupero dei
materiali è necessario che in fase progettuale si valuti e si espliciti con la
maggior precisione possibile con specifico “Progetto della decostruzione”, la
possibilità di effettuare una demolizione selettiva per separare materiali
riutilizzabili tal quali in situ e le varie tipologie di rifiuti che si
andranno a produrre; questo poi dovrà essere responsabilmente confermato della
direzione dei lavori in fase esecutiva.
Normalmente, nelle attività di demolizione i
rifiuti prodotti possono essere raggruppati nelle due seguenti tipologie:
-
rifiuti recuperabili destinati ad impianto di recupero;
-
rifiuti non recuperabili destinati ad impianti di smaltimento.
ATTIVITÀ DI SCAVO
Le terre e rocce provenienti dagli scavi
possono essere classificate:
-
sottoprodotto;
-
rifiuto.
Il sottoprodotto, nel rispetto
della normativa vigente in materia ambientale, è da intendersi come un
materiale che possiede i requisiti tecnici e prestazionali che ne consentono il
riutilizzo tal quale per la costruzione di un altro manufatto/opera edile ed il
riutilizzo per la produzione di aggregati lavorati in sostituzione all’inerte
naturale proveniente da cava.
In tutti gli altri casi il materiale è da
classificarsi come rifiuto (CER 17 05 04) e destinato alle tipologie di
trattamento e recupero previste dalle norme.
Il rifiuto costituito da terre
e rocce da scavo deve essere opportunamente caratterizzato chimicamente prima
di essere allontanato dal cantiere per poter definirne la destinazione e la
tipologia di impianto adeguato a ritirare il rifiuto stesso.
FASE PROGETTUALE (attività di demolizioni e/o scavo)
Il Progetto dell’opera dovrà prevedere la
caratterizzazione/classificazione dei rifiuti prodotti suddivisi per tipologia,
la destinazione finale dei rifiuti (recupero, smaltimento o cessione all’impresa),
i relativi oneri di smaltimento e gli eventuali costi del trasporto ad una
distanza eccedente i 10 km
dal cantiere e quanto altro necessario.
Nella fase di indagine conoscitiva
(stakeholders), il Progettista dovrà indagare anche sulla natura dei materiali
costituenti le strutture edili o i corpi stradali e sulla natura dei terreni da
scavare e movimentare.
Inoltre, il Progettista deve valutare
attentamente le strutture da demolire in base alle tecnologie costruttive, alla
natura dei materiali ed all’eventuale presenza di rifiuti pericolosi al fine di
procedere con una corretta gestione dei rifiuti prodotti.
Per quanto possibile e sulla base delle
tecnologie disponibili, è auspicabile che siano riutilizzati nell’opera i
rifiuti prodotti nell’attività di demolizione ed i materiali provenienti dagli
scavi, fatto salvo che le lavorazioni siano autorizzate e producano una materia
prima secondaria avente i requisiti tecnico/ambientali conformi a quanto
richiesto dalle norme vigenti.
Il Progettista deve valutare ed indicare le
quantità e tipologie di materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in
situ derivanti da demolizione selettiva, che dovranno poi essere verificati in
fase esecutiva dal Direttore dei Lavori.
FASE ESECUTIVA (attività di demolizioni e/o scavo)
Il Direttore dei Lavori accerta la natura e
le caratteristiche tecniche dei materiali derivanti dalle attività di
demolizione e di scavo.
Il Direttore dei Lavori accerta la natura,
le caratteristiche tecniche e le quantità dei materiali eventualmente
riutilizzabili tal quali in situ derivanti da demolizione selettiva previsti in
progetto.
Le quantità dei rifiuti provenienti da
destinare a discarica e/o impianto di trattamento e recupero, dovranno essere
debitamente documentate dall’Appaltatore/Produttore del rifiuto allegando alla
contabilità i documenti che attestano il regolare conferimento presso impianto
autorizzato.
Il Direttore dei Lavori deve presidiare alle
attività di demolizione e/o scavo affinché la demolizione ed il movimento dei
materiali avvenga in modo tale da consentire il massimo della selezione dei
rifiuti e quindi la conseguente riduzione dei costi di gestione del rifiuto
stesso.
Il Direttore dei Lavori deve verificare la
corretta attribuzione del codice CER assegnato alle varie tipologie di rifiuti
prodotti ed accertare il contenuto di impurità nel rifiuto destinato al
recupero.
IDONEITÀ ALL’UTILIZZO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE
Dal primo luglio 2013 è in vigore il
Regolamento Prodotti da Costruzioni n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del
Consiglio che abroga la Direttiva 89/106/CEE del Consiglio, applicabile ai
nuovi prodotti da costruzione immessi sul mercato e impiegati nelle opere,
comprese quelle pubbliche.
Le Amministrazioni, i progettisti e la
Direzione Lavori considerino e rendano noto che per i prodotti da costruzione
che ricadono nell’ambito di applicazione del nuovo regolamento prevalgono le
indicazioni del regolamento stesso rispetto a quelle indicate dall’elenco
prezzi.
TUTELA AMBIENTALE
Gli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (GPP)
sono obbligatori in base all’art. 57 del Dlgs 36/2023 “Codice degli appalti”,
che prevedono l’adozione dei “Criteri Ambientali
Minimi” o “CAM” contenuti nei documenti approvati, o che verranno approvati in
seguito, con Decreto Ministeriale, per ogni categoria di prodotto o servizio.
In particolare, l’obbligo per le stazioni
appaltanti è quello di inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche
e le clausole contrattuali contenute nei documenti di CAM.
In ogni caso, al fine di preservare il più
possibile le fonti non rinnovabili presenti sul territorio, si dovrà rispettare
il DM 8 maggio
2003, n. 203 e s.m.i. “Norme affinché gli uffici pubblici e le
società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti
e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato” così come
recepito dalla D.P.G.P. del 20 gennaio 2012 n. 41 che prevede l'utilizzo di materiale
ottenuto mediante il trattamento dei rifiuti provenienti dalle attività di
costruzione e demolizione e dalle attività industriali per una misura non
inferiore al 50% del fabbisogno complessivo di materiali.
Inoltre, si ricorda, che vi è il rispetto
per i progettisti e per i direttori dei lavori di quanto previsto dalla
Delibera di Giunta n. 1745 di data 29/09/2023
I materiali riciclati dovranno essere
prodotti in impianti regolarmente autorizzati secondo la normativa vigente in
materia di gestione dei rifiuti e dovranno rispondere ai requisiti tecnici e
prestazionali previsti dalle specifiche Norme Tecniche di settore.
In considerazione della necessità di
contenere il consumo energetico sia in fase di costruzione sia in fase di
gestione degli edifici, si raccomanda di procedere alla progettazione e
realizzazione di edifici “sostenibili”, ossia a basso impatto ambientale (basso
consumo di energia, minori costi di produzione, gestione, mantenimento e
recupero finale).
Le maggiori spese sostenute per
l’investimento in attrezzature a basso consumo energetico ed alta efficienza, per
l’efficienza delle lavorazioni, per le soluzioni tecniche adottate e per la
certificazione richiesta (qualora migliorativa rispetto ai minimi di legge),
potranno essere oggetto di specifiche analisi di costo in sede di valutazione
dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
VALUTAZIONE DEL PROGETTO
L’azione di controllo, applicata con il
doveroso rigore, dovrà valutare le scelte effettuate dal progettista
tenendo come riferimento l’Elenco prezzi provinciale, ma adattandolo alla specifica
situazione del cantiere che si andrà a realizzare. Gli scostamenti
dall’Elenco prezzi e le precisazioni che il progettista avrà fornito
nell’ambito della relazione tecnica prevista dal progetto esecutivo, dovranno
essere valutati con professionalità ed oggettività.
CANTIERE TIPO STRADALE
È
un cantiere stradale di competenza provinciale (Strade Provinciali [S.P.],
Strade Statali [S.S.] o piste ciclopedonali) posto in fondovalle, cioè sotto i 1.200 m.s.l.m. , ben
accessibile dalle viabilità locali o provinciali, vicino alle cave per la
fornitura di aggregati lapidei naturali e/o riciclati (distanza massima degli
impianti entro i 35 km),
in prossimità di impianti di produzione di conglomerati bituminosi,
calcestruzzi e prefabbricati in c.l.s. certificati (distanza massima entro i 35 km) e con discariche e/o
impianti di trattamento e recupero entro i 10 km.
CANTIERE TIPO IGIENICO SANITARIO
È
un cantiere igienico sanitari, di competenza provinciale, posto in fondovalle,
cioè sotto i 1.200 m.s.l.m., ben accessibile dalle viabilità, vicino alle cave
per la fornitura di aggregati lapidei naturali e/o riciclati (distanza massima
degli impianti entro i 35 km),
con, entro i 35 km, gli impianti di produzione di calcestruzzi, prefabbricati
in c.l.s. certificati, fornitori di tubazioni, pozzetti e chiusini e produttori
di serramenti coibentati e con discariche e/o impianti di trattamento e
recupero entro i 10 km.
PUBBLICAZIONE
E SUPPORTO INFORMATICO
Entro
la fine di febbraio, dopo la pubblicazione sul BUR, sarà possibile visionare
l’Elenco Prezzi 2025 al link http://www.elencoprezzi2025.provincia.tn.it/, sul quale saranno caricati anche i relativi file editabili
*.txt e *.xls. Il formato pdf invece è disponibile in allegato alla delibera di
approvazione.
Con questa edizione 2025 si procede anche
alla pubblicazione di alcune analisi disponibili, ai sensi DM 13 luglio 2022 -
All. A capitolo 5.1 (G.U. n.187 d.d. 11/08/2022), che prevede “… è
necessario che all'interno dei prezzari per ogni prezzo determinato sia
indicata o consultabile la relativa analisi, ove disponibile, attraverso un
processo di pubblicazione graduale …”.
COEFFICIENTE
MEDIO DI RIVALUTAZIONE
ANNO
|
2012
|
2018
|
2021
|
2022
|
2022/2
|
2023
|
2024
|
2025
|
2011
|
1,59
|
-1,98
6,15*
|
0,26
8,10*
|
5,24
13,26*
|
13,97
22,39*
|
17,35
26,47*
|
20,39
29,78*
|
20,49
30,12*
|
2012
|
|
-3,51
4.49*
|
-1,31
6,41*
|
3,59
11,49*
|
12,18
20,47*
|
15,51
24,49*
|
18,51
27,75*
|
18,60
28,08*
|
2018
|
|
|
2,28
10,28*
|
7,36
15,55*
|
16,26
24,85*
|
19,72
29,02*
|
22,82
32,39*
|
22,92
32,74*
|
2021
|
|
|
|
4,97
12,97*
|
13,67
22,07*
|
17,05
26,14*
|
20,08
29,44*
|
20,18
29,78*
|
2022
|
|
|
|
|
8,29
16,29*
|
11,51
20,17*
|
14,39
23,31*
|
14,49
23,64*
|
2022/2
|
|
|
|
|
|
2,97
10,97*
|
5,64
13,87*
|
5,72
14,17*
|
2023
|
|
|
|
|
|
|
2,59
10,59*
|
2,67
10,88*
|
2024
|
|
|
|
|
|
|
|
0,08
8,08*
|
*
coefficiente da applicare ai progetti assoggettati al ribasso dell'8% ai sensi
della L.P. 30
dicembre 2014, n. 14, Art. 43 “Contenimento del costo dei lavori
pubblici” e
s.m.i.
Per maggiore
chiarezza e trasparenza, nonostante sia terminato il particolare contesto
congiunturale degli anni passati, si procede alla pubblicazione dei coefficienti
medi di rivalutazione dei 3 cantieri tipo di opere provinciali:
-
settore
edile 1,14%
-
settore
stradale -0,04%
-
settore
igienico sanitarie -0,87%
PROSPETTO A
PERCENTUALE INDICATIVA DELLE ASSISTENZE MURARIE NELLE OPERE EDILI
|
% ASSISTENZE(a)
|
|
1
|
2
|
3
|
4
|
IMPIANTI
ELETTRICI(b)
|
16-18
|
13-15
|
26-30
|
8-10
|
IMPIANTI
MECCANICI(c)
|
12-15
|
8-10
|
15-20
|
4-6
|
SERRAMENTISTICA(d)
|
4-8
|
1 fabbricati
residenziali di nuova costruzione;
2 fabbricati
pubblici, non residenziali, di nuova costruzione;
3 fabbricati
residenziali e pubblici ristrutturati;
4 fabbricati
industriali ed assimilabili.
(a)
l'utilizzo dello specifico valore percentuale dovrà
derivare dalle scelte progettuali adottate (es: canali tecnologici piuttosto
che tracce nei muri)
(b)
esclusi i corpi illuminanti, gruppi elettrogeni,
quadri rifasamento, blindo sbarre, cabine di trasformazione, schermi
elettronici, amplificatori, attrezzature teatrali, centrali elettroniche al
servizio di impianti telefonici, antincendio, antifurto, ecc.;
(c)
esclusi generatori di calore, elettropompe, unità
trattamento aria, coibentazioni, torri evaporative, sistemi di regolazione,
valvolame, ecc.;
(d)
da applicare sulla base delle lavorazioni previste e
se nelle relative analisi non sono già previste lavorazioni a carico della
ditta edile.
SISTEMA INTERNAZIONALE
RIEPILOGO GRANDEZZE FONDAMENTALI, DERIVATE E RELATIVE UNITÀ
Unità base
NOME
|
DESCRIZIONE
DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
metro
|
lunghezza
|
m
|
chilogrammo
|
massa
|
kg
|
secondo
|
tempo
|
s
|
ampere
|
corrente
elettrica
|
A
|
kelvin
|
temperatura
termodinamica
|
K
|
mole
|
quantità
di materia
|
mol
|
candela
|
intensità
luminosa
|
cd
|
Unità derivate
NOME
|
DESCRIZIONE
DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
radiante
|
Misura di
angoli piani
|
rad
|
hertz
|
Frequenza
|
Hz
|
newton
|
Forza
|
N
|
pascal
|
Pressione
|
Pa
|
joule
|
Forza
|
J
|
watt
|
Potenza
|
W
|
coulomb
|
Carica
elettrica
|
C
|
volt
|
Differenza
di potenziale elettrico
|
V
|
farad
|
Capacità
elettrica
|
F
|
ohm
|
Resistenza
elettrica
|
Ω
|
siemens
|
Conduttanza
elettrica
|
S
|
weber
|
Flusso magnetico
|
Wb
|
tesla
|
Densità di
flusso magnetica
|
T
|
henry
|
Induttanza
|
H
|
grado
Celsius
|
Temperatura
Celsius
|
°C
|
lumen
|
Flusso
luminoso
|
ln
|
lux
|
Luminanza
|
lx
|
Principali prefissi del SI
Nome
|
Prefisso
|
Simbolo
|
tera
|
1012
|
T
|
giga
|
109
|
G
|
mega
|
106
|
M
|
kilo
|
103
|
k
|
hecto
|
102
|
h
|
deca
|
10
|
da
|
deci
|
10-1
|
d
|
centi
|
10-2
|
c
|
milli
|
10-3
|
m
|
micro
|
10-6
|
m
|
nano
|
10-9
|
n
|
pico
|
10-12
|
p
|
Unità non SI ammesse
Nome
|
Simbolo
|
minuto
|
min
|
ora
|
h
|
giorno
|
d
|
grado
sessagesimale
|
°
|
minuto di
angolo
|
‘
|
secondo di
angolo
|
‘’
|
litro
|
l, L
|
tonnellata
|
t
|
Bar
|
bar
|
RIEPILOGO ALTRE GRANDEZZE E RELATIVE UNITÀ
NOME E
DESCRIZIONE DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
Metro
quadrato
|
m2
|
Metro cubo
|
m3
|
Cento
pezzi
|
100 pz.
|
Cadauno
|
cad.
|
Diametro
nominale
|
DN
|
Pressione
nominale
|
PN
|
Pollice
(inch)
|
"
|
Identificativo
grado di protezione
|
Ipxx
|
Resistenza
alla diffusione del vapore
|
m
|
Livello di
potenza sonora
|
DB
|
OPERE EDILI
Sono
qui riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista, per la stesura di
progetti esecutivi.
B.36. OPERE DA FALEGNAME
E SERRAMENTISTA
B.36.05. FINESTRE E PORTE
FINESTRE
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
Nell’Elenco
Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento,
preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un
proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel
paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni
delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle
dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono da riferirsi al
perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo da computare il
materiale utilizzato.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).

|
Esempio:
Finestra a due ante
con sopraluce fisso delle dimensioni di 1.00x1.70 (1.20+0.50)
- telaio fisso 5.40 m (perimetro reale)
- traverso fisso 1.00 m (lunghezza reale)
- finestra a due ante 5.00 m (minimo di misurazione)
(perimetro
reale 4.40 m)
|
Il metodo di
calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.alluminio - pvc) si
dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi
l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le finestre e le
portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni
tipologia è previsto un minimo di misurazione.
B.39. OPERE DA FABBRO E
SERRAMENTISTA
B.39.41. FINESTRE E PORTE
FINESTRE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà
avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI
esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a
variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5%
rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono da
riferirsi al perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo da
computare il materiale utilizzato.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).

|
Esempio
1:
Finestra ad un battente ad anta e ribalta
in alluminio verniciato a TT 1.0 – dimensioni 1.00x1.20
B.39.41.0021 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A
TT 1.0
|
- 015 controtelaio 4.40 x 26.93
(perimetro
reale)
- 020 telaio
fisso 4.40 x 67.22
(perimetro
reale)
- 040 finestra
a un’anta (anta ribalta) 4.40 x 90.69
(perimetro
reale)
|
118.49
295.77
399.04
|
TOTALE
|
813.30
|
Il metodo di
calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si
dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi
l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le finestre e le
portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni
tipologia è previsto un minimo di misurazione.
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo
stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del
2% sul prezzo finale.

Esempio 2:
Porta finestra ad un battente ad anta
semplice (dim 0.90x2.20), elemento fisso (0.90x1.20) e finestra a due
battenti ad anta ed anta ribalta (1.80x1.20) in alluminio verniciato TT 2.1
NB. Per serramenti non riconducibili ad un
unico rettangolo (bandiera) nel computo del telaio fisso si dovrà considerare
il serramento diviso in due parti distinte.
B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A
TT 2.1
|
- 015 controtelaio
- 020 telaio fisso portafinestra
bandiera
- 025 traverso/montante
(tra fisso e finestra)
- 055 portefinestre un’anta semplice
- 025 traverso/montante
(nell’anta della
portafinestra)
- 050 finestre a due ante
(anta + anta ribalta)
|
- perimetro esterno
- perimetro
- perimetro
- lunghezza
- perimetro esterno
- min. misurazione
- perimetro esterno
|
11.60
x 26.93
6.20 x 61.18
7.80
x 61.18
1.20 x 63.56
6.20 x 68.20
1.00 x 63.56
6.00 x 120.73
|
312.39
379.32
477.20
76.27
422.84
63.56
724.38
|
TOTALE
|
2455.96
|
B.39.46. PORTE E VETRATE
IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di porte e vetrate, si intendono compresi e compensati gli
oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani,
le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”,
dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI
ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno
validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese
in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono
da riferirsi al perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo
da computare il materiale utilizzato.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Il metodo di
calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si
dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi
l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante si
misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un
minimo di misurazione.

|
Esempio
Porta
ad un battente ad un’anta delle dimensioni di 0.90x2.20, tamponata con doghe,
con fisso laterale vetrato delle dimensioni di 0.30x2.20 in alluminio
verniciato a TT 2.1
B.39.46.0021
– PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
- 015 controtelaio
(perimetro
esterno su tre lati)
- 020 telaio
fisso (perimetro)
- 025 traverso/montante
(lunghezza)
- 050 porte
ad un’anta (perimetro)
- 040 sovrappr.
zoccolo (lunghezza)
- 215 doghe
estruse a TT (superficie)
|
5.60
x 26.93
5.90
x 61.55
2.20 x 63.56
6.20 x 170.53
1.20 x 44.25
1.98
x 193.08
|
150.81
363.14
139.83
1057.29
53.10
382.30
|
TOTALE
|
|
2146.47
|
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo
stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del
2% sul prezzo finale.
B.39.65. FACCIATE
CONTINUE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a facciate
continue in alluminio a montanti e traversi, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
Nel
prezzo si intendono inoltre compresi e compensati gli oneri per la posa in
opera, i collegamenti tra la facciata ed il contesto edile, staffe di fissaggio
inferiori, superiori e fronte solaio, e quanto altro necessario per dare il
lavoro finito a regola d'arte.
Il
sistema dovrà essere idoneo per la realizzazione di facciate continue verticali
e inclinate (verso l’interno e l’esterno), coperture inclinate, tunnel,
costruzioni poligonali, bow window, piramidi e verande.
Il
progettista, nel determinare le dimensioni dei componenti, oltre alle
caratteristiche ambientali, (altezza dal suolo, esposizione alla pioggia,
velocità dei venti nella zona) e alle dimensioni e momento d'inerzia dei
profilati, dovrà considerare e valutare anche i dati tecnici degli accessori e
le caratteristiche applicative, nel rispetto delle “Raccomandazioni UNCSAAL”
elaborate sulla base delle normative UNI, UNI-EN e UNI-CNR esistenti in merito.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di facciata,
preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà
avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI
esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a
variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5%
rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono da
riferirsi al perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo da
computare il materiale utilizzato.
Il
metodo di calcolo si basa sullo sviluppo lineare e sul numero di elementi
verticali (montanti) ed orizzontali (traversi) previsti in progetto.
Montanti
e traversi dovranno essere scelti in base alle necessità statiche individuate
dal progettista tramite apposito calcolo statico.
Le
parti apribili dovranno essere quotate come serramenti in alluminio (vedi
B.39.41/46) escludendo dal calcolo il solo controtelaio perimetrale, senza
sovrapprezzi per le facciate con pressori, con un sovrapprezzo del 25% per le
facciate con silicone strutturale; nei prezzi sono già considerati i maggiori
oneri per il montaggio dei vetri.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intera facciata,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere vetro e pannellature cieche in un unico prezzo della
facciata continua, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un
prezzo cadauno per ogni tipo (facciate uguali con vetri diversi sono da
considerare di diversa tipologia).
Esempio
1
Facciata continua in alluminio a montanti
e traversi con pressore delle dimensioni di 3.60x6.00, suddivisa in 18 parti
uguali 1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta-ribalta, come da schema.
|

|
B.39.65.0010
FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E
TRAVERSI CON PRESSORE
|
035 - montante con profondità di 105mm
|
4
x 6.00
|
24.00
x 177.68
|
4'264,32
|
135 - traverso con profondità di 110mm
|
7
x 3 x 1.20
|
25.20 x 149.97
|
3'779.24
|
220 - chiusura intermedia a solaio
|
|
3.00 x 54.33
|
162.99
|
B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A
TT 2.1
|
020 - telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 61.18
|
538.38
|
040 - finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 82.51
|
726.09
|
TOTALE
|
|
|
9'471.02
|
Esempio
2
Facciata continua in alluminio a montanti
e traversi con sigillante strutturale delle dimensioni di 4.80x3.00,
suddivisa in 12 parti uguali 1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta
ribalta, come da schema.
|

|
B.39.65.0020
FACCIATE CONTINUE IN
AL A MONTANTI E TRAVERSI CON SIGILLATURA STRUTTURALE
|
030 - montante con profondità di 85mm
|
5
x 3.00
|
15.00 x 192.81
|
2'892.15
|
130 - traverso con profondità di 90mm
|
4
x 4 x 1.20
|
19.20 x 157.12
|
3'016.70
|
B.39.41.0016 –
SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
020 - telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 61.18
|
538.38
|
040 - finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 82.51
|
726.09
|
B.39.65.0020 - FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI …
|
|
325 - aumento per parti apribili con sigillante
strutturale 25% su (538.47 +
726.09)
|
316.12
|
TOTALE
|
7'489.44
|
|
|
|
|
|
|
B.42. OPERE DA
SERRAMENTISTA IN PVC
B.42.05. SERRAMENTI IN
PVC
B.42.10. PORTE E VETRATE
IN PVC
Nei
prezzi dei lavori compiuti elencati nei paragrafi, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre, portefinestre, porte e vetrate, si intendono
compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico,
i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di
serramento, preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco
serramenti), dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei
PREZZI ELEMENTARI esposti nei paragrafi; in fase esecutiva detti prezzi
rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari
(lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate
nell'abaco; le misure di riferimento sono da riferirsi al perimetro dello
stesso e non alla luce architettonica, in modo da computare il materiale
utilizzato.
Il metodo di
calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v. legno - alluminio)
si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi
l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante si
misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un
minimo di misurazione.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
B.51. OPERE DA VETRAIO
B.51.05. VETRI SEMPLICI
B.51.10. VETROCAMERA
Nei
prezzi dei lavori compiuti relativi a vetri semplici e al vetrocamera, elencati
nei rispettivi paragrafi, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi
ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese
generali e l'utile d'impresa.
Nelle
voci del capitolo sono state inserite due tipologie di posa:
-
posa
in opera del vetro nel serramento eseguita in cantiere;
-
posa
in opera del vetro nel serramento eseguita in azienda (normalmente non
utilizzata per serramenti in AL).
Il
progettista sceglierà la tipologia di posa opportuna in base alle dimensioni
delle lastre, alle difficoltà di movimentazione, alle caratteristiche
dell'opera, alle normative vigenti, ecc.
Dove
non segnalata la differente posa i prezzi hanno la medesima incidenza nelle due
tipologie.
Per
quanto riguarda la vetrocamera, essendo innumerevoli le possibilità di
accoppiamento dei vetri e le prestazioni da richiedere in base alle
caratteristiche progettuali, si è inserita una voce base e tutta una serie di
sovrapprezzi da applicare per ottenere il tipo voluto.
I vetri
formanti la vetrata isolante dovranno avere spessore calcolato secondo le norme
e comunque adeguato alle dimensioni ed all'uso degli infissi su cui andranno
montati, assicurare la conformità ai criteri di sicurezza, garantire le
prestazioni richieste relativamente ad isolamento termico, abbattimento
acustico e trasmissione luminosa.
Sarà
quindi cura del progettista comporre le relative voci sulla base dei suddetti
sovrapprezzi conformemente ai requisiti prescritti.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipologia (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di
diversa tipologia).
B.72. OPERE DA
TERMOIDRAULICO
B.72.22. ELETTROPOMPE
Legenda
per l’interpretazione delle caratteristiche delle elettropompe riportate nel
relativo paragrafo.

Un’elettropompa
a 3 velocità avente le curve caratteristiche sopra riportate, con riferimento
alla curva corrispondente alla massima velocità, verrà descritta nel seguente
modo:
“portata
20-56 m3/h – prevalenza 5.50/2.80 m.c.a.”

Una
elettropompa a portata variabile (elettronica) avente il diagramma
caratteristico di funzionamento sopra riportato, verrà descritta nel seguente
modo:
“portata
0/4.3 m3/h – prevalenza 4.80-1.80 m.c.a.”
SERRAMENTI – CALCOLO A METRO QUADRATO
Metodologia di calcolo del prezzo del
serramento per unità di superficie (a metro quadrato)
Sino
alla pubblicazione dell’”Appendice serramenti 2021” per ottenere il prezzo di
un serramento, si procedeva moltiplicando la misura del perimetro dello stesso
per ogni componente lineico (falso telaio, telaio fisso, telaio battente, ecc.)
al cui risultato si aggiungevano i prezzi dei vari componenti aggiuntivi
(traversi aggiuntivi, ecc.). Tale metodo di calcolo è stato denominato
“standard” per differenziarlo da quello innovativo denominato “a metro
quadrato”.
Con
la pubblicazione dell’”Appendice serramenti 2021” al metodo “standard” è stato
affiancato (quindi resta in vigore anche il metodo “standard”) il metodo “a
metro quadrato”, con l’obbiettivo di facilitare i conteggi del prezzo dei vari
serramenti contemplando delle situazioni semplificate e con dimensioni
contenute.
Infatti,
quando si utilizza il metodo “a metro quadrato” si fa riferimento ad un
serramento composto solamente da: Telaio fisso + Telaio battente (senza
considerare il falso telaio, il vetro ed i componenti aggiuntivi) con
dimensioni che stanno all’interno di un intervallo dimensionale per la misura
della base ed uno per la misura dell’altezza (qualora una delle due dimensioni
del serramento oggetto di calcolo non rientrasse nel relativo intervallo, tale
metodo di calcolo non è utilizzabile).
Il
metodo “a metro quadrato” non esclude, anzi proprio il contrario, l’utilizzo
del metodo “standard”; infatti, quest’ultimo resta necessario per il calcolo
del prezzo del falso telaio e dei componenti aggiuntivi, nonché, rimane come
unica soluzione qualora le dimensioni di base ed altezza non risulterebbero
interne ai relativi intervalli dimensionali.
Quindi
il metodo di calcolo “a metro quadrato” non sostituisce ma affianca /
integra il metodo di calcolo “standard”.
Nello
specifico, l’innovativo metodo di calcolo per unità di superficie, nasce da un
algoritmo di interpolazione dei risultati di vari casi studio, restituendo la
possibilità di calcolare il prezzo del serramento base (ovvero senza falso
telaio e componenti aggiuntivi) sulla base della superficie del serramento
stesso. Si fa presente che tale metodo, essendo il risultato di un algoritmo di
interpolazione, restituisce dei risultati che variano (seppur di poco) da
quelli ottenuti dal metodo “standard”.
Operativamente,
il metodo “a metro quadrato” si basa sull’utilizzo di un prezzo al mq da
moltiplicare per la relativa superficie del serramento al quale va aggiunta la
relativa “quota fissa”.
Di
seguito viene riportato un esempio (che comunque sarà visibile anche
all’interno della descrizione dei vari Capitoli relativi ai serramenti)
Es.1:
(prezzo
al mq * superficie) + quota fissa = prezzo serramento
Es.2:
Finestra
ad 1 anta (antaribalta) di superficie pari a 1,2 mq
Voci
del metodo di calcolo al metro quadrato utilizzate:
B.36.05.0021.535
Finestra
(80 mm) telaio fisso + un’anta (antaribalta): perimetro (minimo 4 m) –
intervallo (b 0.8-1.4 m , h 0.8-1.4 m) - Unione di B.36.05.0021.420 +
B.36.05.0021.435
€/mq
201,20
B.36.05.0021.536
Quota
fissa per finestra (80 mm) telaio fisso + un’anta (antaribalta): perimetro
(minimo 4 m) – intervallo (b 0.8-1.4 m , h 0.8-1.4 m)
€/cad.
250,49
Calcolo
(201,20
€/mq * 1,2 mq) + 250,49 €/cad. = 491,93 €
Il
prezzo del serramento oggetto di calcolo sarà quindi: € 491,93
Le
dimensioni di riferimento per il calcolo della geometria del serramento sono da
riferirsi al perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo da
computare il materiale utilizzato.
Le
due voci (prezzo al mq e quota fissa) computano entrambe in modo ripartito
secondo un algoritmo i prezzi dei componenti del serramento analizzato, ovvero
telaio fisso (infisso) e telaio delle ante; quindi, non è possibile per
l’ottenimento del prezzo del singolo serramento utilizzare le voci
singolarmente, ma devono essere utilizzate assieme come specificato
nell’esempio di cui sopra.
Si
ricorda che la descrizione di quanto viene considerato compreso o meno nei
prezzi per effettuare la computazione al metro quadrato è la stessa che si
trova nelle relative sezioni dell’Elenco Prezzi PAT, in quanto tale metodo
deriva direttamente dal metodo di computazione standard (al metro lineare).
Di
conseguenza nelle voci “prezzo al metro quadrato” e “quota fissa” sono già
conteggiati (a titolo esemplificativo e non esaustivo): fornitura e posa,
serramento composto da telaio fisso (infisso) ed anta/e, gocciolatoio,
fermavetri, coprifili, ferramenta, maniglia, eventuali cilindri con chiave,
guarnizioni, e quant’altro riportato nella relativa descrizione della
sezione dell’Elenco Prezzi PAT con le caratteristiche indicate anch’esse nella
stessa descrizione.
Il
metodo di computazione al metro quadrato quindi non tiene conto di (a titolo
esemplificativo e non esaustivo): falso telaio, bancali interni od esterni,
profili per realizzazione di “inglesina”, celino del cassonetto, cassonetto,
vetro. Questi elementi accessori restano da computare secondo la metodologia
“standard” prevista dall’Elenco Prezzi PAT e possono trovarsi nella stessa
sezione dei componenti di telaio od in altre sezioni come per i vetri e
cassonetti.
In
conclusione, quando si va a determinare il prezzo del serramento, che si
utilizzi il metodo “standard” od il metodo “a metro quadrato”, gli elementi
accessori vanno aggiunti al “sistema telaio fisso + telaio mobile” computandoli
secondo il metodo “standard”.
BENI CULTURALI
Il presente listino analizza i prezzi delle voci
relative a interventi di recupero monumentale in edifici d’interesse storico
artistico, facendo riferimento per quanto concerne le competenze professionali
a quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e dal
D.M. 22 agosto
2017 n. 154 art. 22.
La conservazione del patrimonio culturale è assicurata
mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio,
prevenzione, manutenzione e restauro. Per manutenzione s’intende il complesso
delle attività e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del
bene culturale e al mantenimento dell’integrità, dell’efficienza funzionale e
dell’identità del bene e delle sue parti. Per restauro s’intende l’intervento
diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate
all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione e
alla trasmissione dei suoi valori culturali.
Gli interventi di manutenzione e restauro di beni
culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici devono essere
eseguiti da coloro che sono restauratori ai sensi della normativa in materia
(art. 29, comma 6, d.lgs. 42/04).
Il listino non è ancora completo per la mancanza di
alcune categorie di opere in fase di studio che seguiranno con la pubblicazione
delle prossime edizioni.
La programmazione dei lavori di restauro comporta spesso
delle difficoltà, il più delle volte per la mancanza d’informazioni preventive
sulla reale particolarità e consistenza delle opere da eseguire. Le voci
analizzate, vista la complessità e singolarità degli interventi di restauro,
identificano le tipologie d'opera che normalmente si riscontrano negli
interventi finalizzati al recupero e alla conservazione del patrimonio edilizio
trentino, con le sue specifiche caratterizzazioni materiali e costruttive;
costituiscono quindi un riferimento per la preventivazione esecutiva per
analogia e similitudine d’intervento. Il presente elaborato costituisce
un'integrazione, relativa al settore specifico dei Beni Culturali, del listino
generale del settore Opere Edili, al quale si fa riferimento per i costi dei
materiali e delle opere compiute compatibili con gli interventi di manutenzione
e restauro monumentale. Il listino si riferisce sempre a forniture e opere in
cantieri e condizioni di tipo medio; come già specificato nelle avvertenze
generali, per le forniture e per i lavori di particolare difficoltà e/o in zone
disagiate, si potranno eventualmente modificare i singoli prezzi sulla base
delle analisi riferite alle specifiche opere da realizzare. Sono ad esempio da
considerare di maggior difficoltà, le opere e i lavori che abbiano complessa
accessibilità al cantiere o ai singoli locali ove si svolgono i lavori,
indisponibilità di aree di stoccaggio delle merci, difficoltà di reperimento e
lavorazione dei materiali, particolari tipologie costruttive che richiedano
maggiori oneri per l'utilizzo di specifiche attrezzature o difficoltà di
lavorazione. Le analisi delle singole voci sono state condotte sia mediante
l'indagine di mercato, sia attraverso valutazioni delle operazioni e dei costi
elementari degli interventi specificati, tenendo conto delle normali difficoltà
e della specializzazione richiesta dagli interventi di restauro. I prezzi dei
lavori compiuti di seguito esposti, così come descritti dalle singole voci dei
paragrafi, s’intendono comprensivi degli obblighi e delle normali difficoltà di
realizzazione tipiche dei lavori di restauro, degli oneri dei trasporti, del
carico, dello scarico, dei sollevamenti ai piani, delle spese generali e
dell'utile dell'impresa. Nei prezzi si è inoltre valutata l’esigenza di
esecuzione con quell'ordine di precauzioni idonee a non danneggiare le restanti
opere o manufatti e a non arrecare danni a terzi. Nei lavori di demolizione
s’intendono compresi gli oneri per i canali occorrenti per la discesa dei
materiali, per il lavaggio delle superfici scarnificate, per la rimozione, la
cernita, la pulizia e l'accatastamento dei materiali giudicati recuperabili
dalla Direzione Lavori che rimarranno di proprietà dell'Amministrazione.
I materiali dovranno essere di ottima qualità,
rispecchiare le caratteristiche dei relativi Capitolati Speciali d'Appalto e
delle normative vigenti. Per quanto attiene ai metodi di misurazione, ove non
precisato nelle premesse ai capitoli del Listino o nelle singole voci, dovrà farsi
riferimento ai Capitolati Speciali d'Appalto in uso presso la Provincia Autonoma
di Trento.
OPERE STRADALI
Nel presente paragrafo sono riportate alcune indicazioni
a supporto del Progettista e del Coordinatore per la sicurezza per la
formulazione di progetti esecutivi relativi ad interventi di costruzione e
manutenzione di sovrastrutture stradali. Le informazioni contenute non sono
esaustive e devono essere considerate come semplici indicazioni per una
corretta impostazione delle scelte tecniche progettuali ed applicazione dei
corrispettivi economici.
PROGETTAZIONE
Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante, il
Progettista dovrà procedere con l’individuazione delle esigenze di base da
soddisfare mediante un’adeguata scelta dei materiali e delle tecnologie
costruttive. Il progetto esecutivo elaborato dovrà assicurare la conformità
alle norme di riferimento in materia tecnica, ambientale, di idoneità
all’impiego dei prodotti ed a tutte le prescrizioni applicabili.
Salvo ulteriori richieste espresse dalle Stazioni
appaltanti, il Progettista dovrà considerare le seguenti esigenze progettuali:
-
prestazioni
strutturali della sovrastruttura (portanza e durata);
-
prestazioni
funzionali del piano viabile (pendenze trasversali e longitudinali, regolarità,
superficiale, aderenza nelle diverse condizioni meteorologiche);
-
prestazioni
ambientali nel processo di realizzazione delle opere e loro mantenimento nel
tempo (risparmio risorse non rinnovabili).
Definiti i criteri ed i livelli delle prestazioni da
raggiungere, il Progettista dovrà procedere con attenzione all’esecuzione delle
seguenti attività:
-
analisi
delle condizioni generali e individuazione puntuale delle opere da eseguire;
-
individuazione
dei tratti di strada interessati dagli interventi di costruzione e manutenzione
della sovrastruttura (progressive chilometriche con direzione di marcia, Comuni
ecc…)
-
indagine
sulle strutture esistenti (con particolare attenzione in caso di interventi di
manutenzione);
-
scelta
dei materiali e delle tecnologie costruttive;
-
determinazione
degli spessori (a catalogo o mediante calcoli strutturali);
-
individuazione
delle specifiche di riferimento e dei prezzi correlati inclusi nel presente
Elenco dei prezzi;
-
individuazione
di eventuali sovrapprezzi da applicare per le particolari condizioni
realizzative previste;
-
elaborazione
di nuove specifiche di riferimento e relativi prezzi, qualora non previsti nel
presente Elenco prezzi.
La Provincia Autonoma di Trento ha predisposto una serie
di Norme tecniche di riferimento per la costruzione e manutenzione delle
sovrastrutture stradali da allegare ai Capitolati speciali d’appalto,
opportunamente predisposti per le singole opere da realizzare. Le Norme
tecniche a cui il Progettista dovrà fare riferimento, nell’edizione in vigore
al momento della progettazione, sono:
-
Norme
tecniche pavimentazioni in conglomerato bituminoso;
-
Norme
tecniche e ambientali per la produzione dei materiali riciclati e posa nelle
costruzioni edili e stradali;
-
Norme
tecniche per la formazione del corpo stradale.
STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante e
delle scelte progettuali del Progettista, il Coordinatore per la Sicurezza
dovrà procedere con l’individuazione degli adempimenti necessari per garantire
la sicurezza dei lavoratori e degli utenti della strada in conformità alle
normative vigenti. Il Coordinatore per la Sicurezza dovrà pertanto procedere
con un’approfondita valutazione delle caratteristiche dell’opera e del contesto
in cui la stessa è inserita, oltre all’esame delle modalità esecutive.
Il base alle valutazioni effettuate, il Coordinatore per
la Sicurezza dovrà redigere tutti i documenti in conformità al D.Lgs. 81/2008
fra i quali è previsto la redazione degli elaborati economici di stima dei
costi per la sicurezza (ad es. computo metrico estimativo dei costi per la
sicurezza).
Per la elaborazione dei
documenti previsti dalla normativa vigente di settore, il Coordinatore potrà
utilizzare il capitolo “S – sicurezza” che riporta i principali costi di
sicurezza sia per cantieri temporanei (ad esempio D.M 10/07/2002) che per
cantieri fissi.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE
PER LE PAVIMENTAZIONI
Sulla base delle esigenze progettuali da
soddisfare ed in attuazione delle attività previste al paragrafo precedente, il
Progettista dovrà procedere con la corretta individuazione delle specifiche
tecniche e del prezzo corrispondente.
I principali parametri di riferimento per la
corretta attribuzione del prezzo sono:
-
Classificazione dei lavori;
-
Tipologia della viabilità;
-
Caratteristiche dimensionali dell’intervento;
-
Condizioni operative e vincoli realizzativi.
Di seguito si riportano gli elementi
essenziali per la corretta valutazione economica delle lavorazioni.
CLASSIFICAZIONE DEI
LAVORI
Come anticipato nelle Premesse generali (paragrafo
“subappalto”), valutata la tipologia delle lavorazioni in base al rapporto tra
le opere specialistiche e l’appalto principale, il Progettista potrà applicare
ai singoli prezzi una maggiorazione non superiore al 20%. Il caso ricorre, ad
esempio, qualora i lavori relativi alla pavimentazione stradale siano previsti
in un appalto, ma non prevalenti ed è possibile che l’appaltatore possa fare
ricorso al subappalto nei termini previsti dalle norme vigenti. A lavori di
pavimentazione di questo tipo potrà essere applicata la maggiorazione indicata.
TIPOLOGIA DELLA VIABILITÀ
La quotazione delle specifiche tecniche
contenute nell’Elenco prezzi è riferita alle lavorazioni effettuate sulla rete
stradale primaria e sulla rete principale, di transito, scorrimento e
distribuzione.
Qualora l’intervento interessi la rete
stradale secondaria in ambito urbano e locale, di accesso, e/o la
pavimentazione di piazzali, il Progettista dovrà procedere con la valutazione
delle specifiche condizioni operative, con la conseguente formulazione di nuove
voci (N.V.). I fattori che incidono sulla valutazione economica di base nella
determinazione delle nuove voci sono riconducibili ad un rallentamento delle
lavorazioni come, ad esempio, la presenza di accessi a raso, i raccordi laterali
con finitura a mano, la continua variazione della sezione trasversale, la
limitazione di impiego dei mezzi d’opera (autocarri e macchine operatrici).
CARATTERISTICHE
DIMENSIONALI DELL’INTERVENTO
Oltre a quanto valutato dal progettista
secondo le indicazioni del paragrafo precedente, nel caso in cui il progetto
preveda la realizzazione delle opere di pavimentazione in aree ridotte o per
lavori frazionati è previsto il riconoscimento di un compenso per
l’approntamento del cantiere in base alla sua estensione. Nel capitolo dedicato
alle pavimentazioni in conglomerato bituminoso (D.51.30) sono riportati e
quantificati i compensi da applicare in base alle superfici oggetto delle
lavorazioni e a particolari condizioni di esecuzione.
Il compenso deve sempre essere applicato per
superfici inferiori a 2.500 m2 secondo quanto definito dalla voce “D.51.30.1 –
Piccoli lavori di bitumatura – approntamento cantiere” (con superficie fino
a m² 500; con superficie oltre m² 500 fino a m² 1000; con
superficie oltre m² 1000 fino a m² 1500; con superficie oltre m² 1500
fino a m² 2500) e devono essere considerate le condizioni secondo quanto
previsto nella voce “D.51.30.9010 Sovrapprezzo ai lavori di bitumatura per
condizioni particolari”.
-
lavoro notturno
4,00 %
-
lavoro festivo
7,00 %
-
lavoro notturno festivo
9,00 %
-
lavoro in galleria
10,00 %
CONDIZIONI OPERATIVE E
VINCOLI REALIZZATIVI
I lavori di pavimentazione in conglomerato
bituminoso sono condizionati da fattori tecnici e dalle modalità di esecuzione
delle opere.
In merito agli aspetti tecnici la
realizzazione delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso è particolarmente
condizionata sia dalle condizioni morfologiche che dalla morfologia del
cantiere. La riduzione degli spazi di transito e di manovra (luci di passaggio
ridotte e riduzioni di portata), da un lato, e la pendenza del piano viabile,
dall’altro, limitano l’utilizzo dei mezzi meccanici adeguati e costituiscono i
fattori che provocano il rallentamento dei lavori ed il maggiore ricorso alle
lavorazioni manuali con il conseguente incremento dei costi.
I lavori di pavimentazione stradale, specie
negli interventi di manutenzione, producono un impatto considerevole sul
regolare flusso della mobilità. I cantieri, di qualsivoglia natura, comportano
la deviazione del traffico in conformità alle prescrizioni normative vigenti
(Codice della strada e disciplinare dei segnalamenti temporanei). Al fine di
contenere il disagio provocato specialmente nei periodi di maggiore intensità
di traffico e assicurare l’incolumità a lavoratori ed agli utenti, può essere
opportuno procedere con l’esecuzione dei lavori in limitate aree di
manovrabilità, in notturno e/o in giornate festive. Tale modalità comporta un
maggiore onere direttamente correlato al costo della manodopera ed ai maggiori
oneri di approvvigionamento dei materiali.
Nel capitolo dell’Elenco dedicato ai lavori
di pavimentazione sono riportati alcuni fattori di maggiore costo che devono
essere riconosciuti all’appaltatore in forma di sovrapprezzo alle singole
lavorazioni effettuate nelle condizioni descritte. Il Progettista e il
Direttore dei Lavori, ognuno nell’esercizio delle competenze attribuite,
dovranno valutare l’eventuale presenza di ulteriori elementi che comportino un
aggravio dei costi di lavorazione.
MODALITA’ DI UTILIZZO DEL
SETTORE “D”
E' opportuno che i professionisti
nell'utilizzare il prezzario PAT, nello specifico il settore "D"
Opere Stradali, mantengano inalterata sia la descrizione della voce che il
codice di prezzo attribuito. Se per qualsivoglia motivo, un tecnico nel
redigere un progetto ecc... ritenga necessario dover modificare il prezzo, è
fatto obbligo per costui predisporre una Voce Nuova con analisi del prezzo e
cambiare completamente sia la codifica della voce che la descrizione del prezzo
e non "personalizzare" ne il codice PAT, con l'aggiunta di simboli,
lettere, ulteriori numeri ecc... , ne tanto meno modificare la descrizione
estesa della voce.
Al fine di assicurare l'immediata
individuazione delle Voci Nuove o modificate rispetto a quelle riportate nel
presente prezzario PAT e valutarne correttamente il relativo prezzo, è
opportuno utilizzare il codice N.V. (Nuova Voce) seguito da opportuni codici
numerici.
Con riferimento a premesso, si riassumono e
si definiscono:
D OPERE
STRADALI
D.αα MACROCAPITOLI (es: D.11 - OPERE D'ARTE IN TERRA - ALL'APERTO)
D.αα.ββ PARAGRAFI (es: D.11.5 - DEMOLIZIONI)
D.αα.ββ.γγ VOCI (es: D.11.5.10 - DEMOLIZIONI DI MURATURA DI
QUALSIASI GENERE)
D.αα.ββ.γγ.δδ TIPI (es: D.11.5.10.5 - ESEGUITA CON O SENZA USO DI
MINE O DELLE MINE DI ALLENTAMENTO)
dove:
D SETTORE OPERE STRADALI
Comprende tutti quegli interventi inerenti
la programmazione, la progettazione e la direzione dei lavori per la
costruzione di nuove strade, la realizzazione di opere di ampliamento, di
ristrutturazione e di manutenzione di strade che rientrino nel territorio della
Provincia Autonoma di Trento.
Per strada si definisce l'area ad uso
pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
D.xx MACROCAPITOLI
L'insieme di capitoli aggregati per le
tipologie di attività di norma svolte nel settore stradale. Tale aggregazione
si basa sulla usuale definizione tecnica delle attività svolte in cantieri
stradali e sull'esperienza maturata nel settore della programmazione,
progettazione e direzione dei lavori nella costruzione di nuove strade nonché
nella realizzazione di opere di ampliamento o di ristrutturazione di strade nel
territorio della Provincia Autonoma di Trento. Tale suddivisone vuole svolgere
una funzione di indirizzo e di guida per una più aderente attribuzione delle
voci di prezzario alle effettive attività previste in fase di progettazione e
svolte in fase di esecuzione dell'opera.
I macrocapitoli sono 6 e sono suddivisi in:
D.1x Opere
d'arte in terra: ovvero tutte quelle attività preparatorie e/o propedeutiche
alla realizzazione dell'opera. Tali attività possono essere generalmente
riassumibili nella preparazione del terreno, che consiste: nel rimuovere tutti
gli ostacoli naturali od artificiali anche per mano di demolizioni in larga
scala; nello asportare lo strato superficiale di materie vegetali; negli scavi
che comprendono sia quello in terra nei tratti in cui la strada dovrà correre
in trincea od a mezza costa sia gli scavi di fondazione per i manufatti che gli
scavi preceduti da operazioni di rottura con mine o da operazioni meccaniche di
scasso o taglio qualora il materiale da asportare sia roccioso o di notevole
compattezza ed infine la formazione dei rilevati a mezzo di riporto delle terre
occorrenti per portare il piano stradale alla quota di progetto con la
regolazione dei sottofondi e delle scarpate;
D.2x Opere
d'arte strutturali: ovvero tutti quei manufatti con funzioni statiche che hanno
lo scopo di assicurare la continuità dell'asse stradale in corrispondenza di
fiumi e torrenti, di permettere l'attraversamento di vallate e di catene
montuose e di contenere le terre ove sono stati fatti dei tagli (in trincea, a
mezza costa ecc...) o con le quali si sono costruiti dei rilevati con
l'esclusione della pavimentazione stradale;
D.3x Opere
d'arte idrauliche: ovvero tutte quelle opere che hanno lo scopo di raccogliere
ed allontanare dalla sede viaria le acque di qualsiasi natura e provenienza,
per modo che queste, non producano danni al corpo stradale riducendo la
capacità portante dei terreni su cui poggia la sede viaria stessa, con
conseguente pericolo al normale svolgimento del traffico veicolare;
D.4x Opere
provvisionali e di difesa: ovvero tutte quelle opere di fondazioni speciali e
di sostegno provvisorie a protezione della viabilità atte a garantire la
completa stabilità sia del piano di posa che del corpo del rilevato e tutte
quelle lavorazioni necessarie a garantire la stabilità dei terreni;
D.5x Opere
funzionali ed accessorie: ovvero tutte le lavorazioni necessarie a completare i
macrocapitoli e le lavorazioni precedenti portando così a completamento la
costruzione della sede viaria per poterla rendere agibile. Tali lavorazioni
possono essere riassunte nelle opere a verde, nella sovrastruttura stradale
idonea a garantire la transitabilità del traffico veicolare secondo le
previsioni progettuali, nelle barriere stradali in acciaio ed in legno ed
infine nella realizzazione delle segnaletiche orizzontali e verticali.
D.6x Impianti:
ovvero tutte le predisposizioni civile ed industriali propedeutiche alla
realizzazione degli impianti nonché la realizzazione degli stessi relativi al
settore Opere Stradali;
- La nuova codifica assunta nel redigere il
presente elenco prezzi della P.A.T. prevede l'utilizzo di un valore numerico x
nel codice dei Macrocapitoli pari a:
1 - (es. D.51) qualora la voce sia
considerata lavorazione all'aperto
2 - (es. D.12) qualora la voce sia
considerata lavorazione da svolgere in sotterraneo.
D.xx.yy PARAGRAFI
L'insieme di voci aggregati per le tipologie
di esecuzione.
D.xx.yy.vvvv VOCI
Per quanto attiene i metodi di misurazione,
ove non precisati nelle singole voci, dovrà farsi riferimento ai Capitolati
Speciali d'Appalto in uso presso la Provincia Autonoma di Trento per lo
specifico settore di intervento.
CRITERI DI ELABORAZIONE
Si precisa che per le forniture dei
materiali a piè d'opera, e conseguentemente nella determinazione dei lavori
compiuti, sono state considerate le seguenti distanze stradali:
- km 10 per materiali ferrosi in genere,
cementi e similari in sacchi o sfusi, bitumi e derivati, tubazioni in plastica,
materiali per impermeabilizzazioni, barriere stradali e segnaletica verticale;
- km 35 per aggregati lapidei naturali e
riciclati, conglomerati bituminosi, geotessili ed affini e prefabbricati in
calcestruzzo certificati;
- km 10 per discarica e/o a impianto di
trattamento e recupero
- km 10 per i restanti materiali.
In proposito dovranno essere considerati dal
progettista gli oneri ed i vincoli specifici cui l'Impresa deve assoggettarsi e
di seguito elencati a titolo esemplificativo e non esaustivo:
1) ONERI
- ubicazione del cantiere;
- incidenza delle quantità di materiale da
destinarsi ad impianto di recupero e/o impianto di smaltimento proveniente
dall'attività di scavo e/o demolizione, da conferire a deposito provvisorio
(l'individuazione e l'onere di affitto del sito è a carico dell'Impresa);
- presenza di falde acquifere;
- tipologia particole dell'opera e/o della
lavorazione;
- bonifica bellica;
- lavorazioni in turni, notturne o festive.
2) VINCOLI
- individuazione degli stakeholders (quali
enti pubblici, altri enti portatori di interessi pubblici, soggetti privati) di
vario genere interferenti col cantiere;
- vicinanza di edifici e/o manufatti
esistenti;
- regimazione delle acque per i lavori in
alveo.
- esecuzione di lavori in presenza di
traffico;
CRITERI DI UTILIZZO
Le voci comprese nel Listino definiscono le
caratteristiche, le metodologie e le prestazioni dell'intervento da eseguire.
Esse abbisognano di un'attenta lettura, sia
per l'introduzione di taluni concetti innovativi, sia perché la definizione dei
materiali e delle modalità di esecuzione risulta determinante per la formazione
del prezzo.
Ad esempio, se in sede progettuale venisse
riscontrata la necessità di realizzare l'opera prevedendo prestazioni
straordinarie notturne o festive o per turni, nella determinazione del prezzo
di Elenco Prezzi Unitari, si dovranno evidenziare tali maggiori oneri nella
relazione tecnica e predisporre una specifica analisi.
Per esigenze di chiarezza ed allo scopo di
aumentare le possibilità di utilizzo a seconda delle necessità specifiche di
ogni singolo cantiere, le voci sono state disarticolate e semplificate, in modo
da ricomprendere in esse solamente gli oneri espressamente indicati così come
previsti nella fase progettuale.
1. Collocazione dei materiali inutilizzabili
derivanti da scavi o demolizioni.
Il progettista dovrà stabilire la
collocazione definitiva dei materiali di risulta provenienti dagli scavi o
demolizioni, adottando uno dei seguenti criteri:
a) individuare l'impianto di smaltimento e/o
impianto di recupero.
Tale metodo fornirà al progettista le
necessarie notizie per definire il costo unitario specifico e l'eventuale costo
del trasporto di detto materiale ad una distanza chilometrica eccedente i 10
km.
b) individuare nel
progetto aree che necessitino di ripristino e/o sistemazione ambientale o altro
tipo di bonifica che, per questo scopo, dovranno essere messe a disposizione
dell'Impresa da parte dell'Amministrazione.
Tale progettazione rientrerà nel progetto
principale e dovrà prevedere, oltre che le necessarie opere di accesso,
approntamento e protezione, anche un disciplinare di gestione e la sistemazione
finale dell'area.
2. Scavi in roccia da mina.
Nel prezzo dello scavo in roccia dura
eseguito con l'uso sistematico delle mine è stata considerata la necessità che
l'abbattimento della roccia venga realizzato nel rispetto delle sezioni di
progetto, adottando tecniche e metodologie atte a garantire, in tutto
l'ambiente circostante la zona di scavo, il controllo degli effetti
distruttivi, o comunque perturbanti, delle esplosioni. In proposito sono state
previste specifiche voci di prezzo per il riconoscimento degli oneri derivanti
dall'adozione di metodologie speciali, quali l'abbattimento controllato ed il
pretaglio, da indicarsi in progetto.
3. Fondazioni speciali e consolidamenti.
In ragione della variabilità dell'incidenza
sul costo complessivo delle lavorazioni, sono stati considerati separatamente
gli oneri relativi ad impianto di cantiere, scavo od infissione a vuoto,
demolizione di trovanti con scalpello o benna scalpello, trattamento testa pali
o scapitozzatura diaframmi, prove di carico.
4. Pavimentazioni in cubetti di porfido.
Nella preventivazione dei lavori riguardanti
le pavimentazioni in cubetti di porfido è ricorrente il caso in cui
l'Amministrazione risulti già proprietaria di parte del materiale base (il
cubetto di porfido) recuperato dalle demolizioni. Qualora si verificasse tale
ipotesi, il progettista dovrà determinare le quantità indicative, ma
giustificate ed obbiettive, di pavimentazione da realizzare con e senza
fornitura del cubetto in porfido.
Sarà competenza della D.L. determinare in
sede contabile l'esatto quantitativo di lavoro eseguito con il materiale messo
a disposizione dall'Amministrazione e quindi con la voce di sola posa,
contabilizzando il restante con la voce di fornitura e posa.
ELEMENTI
COSTITUTIVI DELLO SPAZIO STRADALE
La sede stradale è una struttura complessa che comprende
gli spazi stradali e gli elementi costitutivi riportati nella figura 1, tratta
dal Decreto Ministeriale 5.11.2001, n. 6792 “Norme funzionali e geometriche per
la costruzione delle strade”.
Nello
schema seguente sono indicati, a titolo di esempio, gli elementi costruttivi di
un corpo stradale, così come denominati dalla normativa di settore.
A
seguire si riporta un estratto dalle definizioni contenute nelle “Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” (D.M. 05/11/2001).

DISPOSITIVO
DI RITENUTA: Elemento tendente ad evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla
piattaforma o comunque a ridurne le conseguenze dannose. È contenuto
all'interno dello spartitraffico o del margine esterno alla piattaforma.
FASCIA
DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la carreggiata più esterna e il
confine stradale. È parte della proprietà stradale e può essere utilizzata solo
per la realizzazione di altre parti della strada.
FASCIA
DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale
esistono vincoli alla realizzazione, da parte del proprietario del terreno, di
scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili.
FASCIA
DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da
questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli
stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.
MARCIAPIEDE:
parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata
e protetta, destinata ai pedoni.
MARGINE
INTERNO: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse in senso
opposto.
MARGINE
LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse nello stesso
senso.
MARGINE
ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma, nella quale
trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi e gli elementi di sicurezza
o di arredo (dispositivi di ritenuta, parapetti sostegni, ecc.).
PIATTAFORMA:
parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:
a)
una
o più carreggiate complanari, di cui la corsia costituisce il modulo
fondamentale;
b)
le
banchine in destra e in sinistra;
c)
i
margini (eventuali) interno e laterale (comprensivi delle banchine);
Non
rientra nella piattaforma il margine esterno.
La sede stradale può avere
piattaforma in sede naturale (in rilevato o in trincea), su impalcato (es.
ponti e viadotti) o in galleria.
ELEMENTI
COSTRUTTIVI DEL CORPO STRADALE IN SEDE NATURALE
Il corpo stradale è un’opera strutturale costruita per
sostenere il transito dei mezzi di trasporto e comprende il corpo del rilevato
(ove presente), il sottofondo e la sovrastruttura stradale. È costituito dagli
elementi costruttivi, realizzati a strati sovrapposti, con funzioni differenti
in base al contesto di inserimento dell’opera, al posizionamento nella sezione
stradale ed alle esigenze a cui deve corrispondere.
Nel caso di piattaforma in sede naturale il corpo
stradale è classificato in base al contesto plano-altimetrico di inserimento in
due sezioni differenti:
- corpo stradale in rilevato;
- corpo stradale in trincea.
CORPO STRADALE CON SEZIONE IN
RILEVATO
In generale, la realizzazione di un rilevato è
necessaria quando il profilo di progetto si trova ad una quota più elevata di
quella del terreno.
Al fine di ottenere un piano di posa stabile della
sovrastruttura stradale, la costruzione del corpo del rilevato deve essere
eseguita in modo tale da assicurare una sostanziale indeformabilità in presenza
di carichi permanenti (peso proprio), accidentali (carichi mobili) nonché al
variare dell’umidità.
Il corpo stradale in rilevato può avere uno o entrambi i
bordi laterali liberi in scarpata (figura 2), secondo le sagome definite in
progetto in base all’altezza del rilevato stesso rispetto al piano di campagna.
Il corpo stradale può anche essere contenuto da opere
strutturali come, ad esempio, muri di sostegno o di sottoripa, in uno o in
entrambi i lati della carreggiata (figura 3).
Al fine di ridurre l’estensione della sede stradale e
migliorare la portanza il corpo del rilevato può anche essere realizzato con
impiego di terre rinforzate (figura 4).

Figura 2 - Esempio schematico di
sezione del corpo stradale in rilevato

Figura 3 - Esempio schematico di
sezione del corpo stradale in rilevato con muro di sostegno

Figura 4 - Esempio schematico di
sezione del corpo stradale con rilevato in terra rinforzata
La scelta dei materiali e il dimensionamento degli
strati deve evitare che durante la costruzione o in fase di esercizio si
verifichino cedimenti del piano di posa del rilevato, immediati o differiti nel
tempo, o che si presenti un’instabilità globale, per effetto di scoscendimenti
che interessano solo il corpo del rilevato o estesi al terreno in posto.
CORPO STRADALE CON SEZIONE IN TRINCEA
In generale la realizzazione di una trincea è necessaria
quando il profilo di progetto si trova al di sotto del piano di campagna e
prevede l’asportazione di determinati volumi di terreno, sagomando le scarpate
laterali secondo pendenze che ne garantiscano la stabilità.
La piattaforma stradale in trincea può avere uno o
entrambi i bordi laterali con rampa di risulta dallo scavo di sbancamento
(figura 5).

Figura
5 - Esempio schematico di sezione del corpo stradale in trincea
Il principale problema di una trincea che può insorgere
durante la costruzione o in fase di esercizio è l’instabilità delle scarpate,
specie in presenza di moti di filtrazione, in presenza di stratificazioni di
materiali con caratteristiche meccaniche e sensibilità all’acqua differenti e
pendenza del profilo trasversale.
Nel caso in cui non sia possibile realizzare una
scarpata su versante naturale o la sezione stradale sia del tipo “a mezza
costa”, con trincea a monte e rilevato a valle, si rende necessario prevedere
strutture di sostegno come, ad esempio, muri in calcestruzzo o terre
rinforzate.
Nella figura seguente è riportato un esempio schematico
di sezione del corpo stradale in prossimità di un muro di controripa (figura
6).

Figura
6 - Esempio schematico di sezione del corpo stradale in trincea con muro di
controripa
In alternativa alla costruzione di un muro in controripa
può essere realizzata una struttura in terra rinforzata sostanzialmente
similare alla struttura schematizzata in figura 4.
I materiali da utilizzare per la realizzazione degli
elementi costruttivi riportati nelle figure precedenti (figure 5 e 6), ad
esclusione delle strutture in calcestruzzo e le armature delle terre
rinforzate, sono qualificati nelle presenti prescrizioni tecniche. In
particolare, per la realizzazione della terra rinforzata posizionata in luogo
del muro di controripa sono, in base alle caratteristiche geotecniche definite
in progetto, sono impiegati i materiali qualificati per riempimenti o per corpo
del rilevato.
ELEMENTI COSTRUTTIVI PER OPERE
COMPLEMENTARI
La piattaforma stradale è interessata anche dalla
presenza di altre infrastrutture inglobate nel corpo stradale come, ad esempio,
le reti di sottoservizi.
I materiali impiegati per il ripristino e ricomposizione
degli elementi costruttivi a seguito di scavi di sbancamento o scavi a sezione
obbligata devono essere selezionati tra i materiali qualificati nelle presenti
prescrizioni tecniche, in base alla posizione e alle caratteristiche tecniche e
prestazionali.
La figura 7 riporta un esempio schematico di ricomposizione
degli elementi costruttivi per ripristino del corpo stradale, compresa la
sovrastruttura, a seguito della realizzazione di un sottoservizio.
Figura 6 - Esempio
schematico di ripristino del corpo stradale (posa di un sottoservizio)
DISPOSITIVI DI RITENUTA
Resta in capo al progettista, e sotto la sua
responsabilità nella progettazione ed installazione di dispositivi di ritenuta:
- individuare le zone da
proteggere;
- individuare gli eventuali punti
singolari;
- individuare le eventuali
transizioni;
- individuare i terminali
certificati/non certificati o attenuatori d'urto, più idonei;
- scegliere le caratteristiche dei
dispositivi da utilizzare in riferimento al traffico, alla classe della
strada e di conseguenza alla classe di contenimento della barriera, il
“W”, l’“ASI” e le modifiche di prodotto del dispositivo;
- chiedere al fabbricante del
dispositivo di ritenuto, i rapporti di prova, crash-test, manuale di
installazione, certificato CE e verificarne la posa e gli eventuali adattamenti
in sito;
- eseguire eventuali prove
preventive richieste dal manuale di installazione del prodotto o, a
propria discrezione, con l'intento di verificare che gli arginelli/banchine
sterrate esterne ecc… come i
manufatti e le opere d’arte, siano conformi alle prove di crash test del
prodotto;
- progettare e adottare tutti i
provvedimenti necessari per il corretto funzionamento del dispositivo in
sito, sotto la supervisione della impresa che realizza l’intervento, che
dovrà provvedere alla emissione del certificato di corretto montaggio e
installazione del dispositivo di ritenuta, emesso ai sensi del ex D.P.R.
n. 207 art. 79, comma 17 e si consiglia di attenersi alle schede di
controllo UNICMI "UX79 PROCEDURA PER L'EMISSIONE DEL CERTIFICATO
DI CORRETTO MONTAGGIO ED INSTALLAZIONE DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA
STRADALI"
Nella scelta delle zone da proteggere, soprattutto per
la realizzazione di dispositivi di ritenuta Bordo Laterale (c.d. “BL”) il
progettista dovrà porre particolare attenzione alla consistenza del terreno e
alla “configurazione del terreno retrostante” e valutare, con attenzione, se vi
siano scarpate o terreni piani ben definiti e la consistenza degli stessi per
garantire il supporto alla barriera scelta. E’ buona norma procedere in fase di
progettazione ad eseguire un numero sufficiente di prove di “PULL OUT” con
l'obbiettivo di stabilire se l'arginello/banchina sterrata esterne siano conformi
alle prove di crash-test del prodotto individuato.
Nel caso non sia disponibile sul mercato un prodotto che
possa garantire gli standard minimi si consiglia di individuare un sistema di
rinforzo atto a migliorare il rapporto dispositivo/terreno, vedi ad esempio DTC
(Dispositivo Trattenuta Chimico) o prodotti similari.
La normativa vigente prevede che siano posizionati
dispositivi di ritenuta Bordo Ponte (c.d. “BP”) su tutte le opere d’arte
all’aperto quali ponti, viadotti, ponticelli, sovrappassi, muri di sostegno,
cordolo laterali della careggiata, indipendentemente dalla loro estensione
longitudinale e dall’altezza dal piano di scorrimento rispetto al piano
campagna sottostante.
Nel progetto delle opere strutturali che “supportano” il
dispositivo di ritenuta, il progettista dovrà dimensionare con disegni e
relazioni di calcolo, sotto la sua responsabilità, l’opera in questione e
verificare che le caratteristiche meccaniche e/o eventuali differenti
posizionamenti del dispositivo di ritenuta, garantiscano condizioni di
funzionamento analoghe a quelle della prova di crash. Si suggerisce su
manufatti esistenti di eseguire un numero sufficiente di prove “PUSH PULL” atte
a stabilire se il manufatto è conforme alle prove di crash-test del dispositivo
individuato.
OPERE IGIENICO-SANITARIE
TABELLE E DISEGNI
TABELLA
RIEPILOGATIVA PER:
-
COMPUTO
CONVENZIONALE DEL VOLUME DI SCAVO
-
DIMENSIONI
DEL RIVESTIMENTO E DEL RINFIANCO TUBAZIONI

TUBAZIONI IN GHISA (E.01.05.0005 –
E.01.05.0016)

TUBAZIONI IN GRES CON RINFIANCO
(E.01.05.0026)

TUBAZIONI IN GRES CON RIVESTIMENTO
(E.01.05.0031)

TUBAZIONI IN CLS VIBROCOMPRESSO
(E.01.05.0035 – E.01.05.0036)

TUBAZIONI IN CLS RIVESTITE
(E.01.05.0041 – E.01.05.0042)

TUBAZIONI IN CLS CON MASSELLO
(E.01.05.0046)

TUBAZIONI IN POLIETILENE
(E.01.05.0057)

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON
RIVESTIMENTO (E.01.05.0062)

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON MASSELLO
(E.01.05.0067)

TUBAZIONI IN POLIPROPILENE
(E.01.05.0070 – E.01.05.0072)

TUBAZIONI IN PVC RIVESTITE IN CLS
(E.01.05.0091)

TUBAZIONI IN PVC RIGIDO A A PARETE
STRUTTURATA
(E.01.05.0095 – E.01.05.0096 –
E.01.05.0097)

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
PIANTA

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
ARMATURA TIPO DELLA SOLETTA

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
SEZIONE A-A

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
SEZIONE B-B

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70 (E.01.06.0025)
PIANTA

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70
(E.01.06.0025)
SEZIONE A-A

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70
(E.01.06.0025)
SEZIONE B-B

POZZETTO DI SALTO
PIANTA

POZZETTO DI SALTO
SEZIONE A-A

POZZETTO DI SALTO
SEZIONE B-B

POZZETTO DI SALTO
SEZIONE C-C

RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI IN MACADAM
(E.01.07.0005)

FORMAZIONE DI CASSONETTO STRADALE
(E.01.07.0020)
RIPRISTINI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO
(E.01.07.0025)

RIPRISTINO IN TERRENO DI CAMPAGNA
(E.01.07.0055)

BIOEDILIZIA
Materiali e
componenti edilizi bio compatibili (da βίος (vita) cum patior =
partecipi alla vita) per opere edili
Il nuovo capitolo O.
Bioedilizia viene introdotto nel listino della provincia di Trento in
sostituzione del capitolo N. Casa in legno del quale vengono mantenuti taluni
articoli con revisione delle caratteristiche tecniche e prestazionali dei
materiali e delle certificazioni per renderli bio compatibili, con l’aggiunta
di nuovi articoli e soluzioni per le costruzioni in Bioedilizia.
Come già per le
costruzioni in legno, si auspica che la Bioedilizia non rimanga semplicemente
una alternativa ai sistemi edilizi tradizionali, ma possa diventare in un
prossimo futuro l’unico sistema/modo di costruire risolutivo rispetto alle
questioni bio e a quelle ecologiche dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) di
prossima applicazione.
PREMESSA
La Bioedilizia può
essere definita come la metodologia storicamente usata per la costruzione, la
ristrutturazione e la manutenzione di opere edili con l’utilizzo di materiali
naturali nel conseguente rispetto dell’ambiente. Attualmente la Bioedilizia
comprende oltre agli usi tradizionali, la riqualificazione energetica degli
edifici, l’utilizzo di nuovi materiali, componenti edilizi e tecnologie
innovative aventi requisiti eco sostenibili durante l’intero ciclo di vita
dell’opera vagliando anche le implicazioni ecologiche, un tempo poco
considerate.
In questo capitolo,
per la scelta degli articoli, si è fatto riferimento al significato e ai
principi fondamentali della Bioedilizia come espressi nella definizione
dell’Istituto Treccani:
bioedilìzia s. f. – Insieme di processi e metodi di
costruzione caratterizzati dall’uso di materiali a basso impatto ambientale e
non dannosi per l’uomo. Un progetto che rispetti i criteri della b. si
caratterizza, quindi, non solo per la sostenibilità ambientale, l’attenzione
all’efficienza energetica dell’edificio e all’impiego di fonti energetiche
rinnovabili, ma anche per il ricorso a materiali privi di sostanze nocive,
tossiche o radioattive (in quantità non dannose per l’uomo), in grado di
realizzare una buona qualità della vita per gli abitanti e i fruitori
dell’edificio ed evitare quei fenomeni di inquinamento degli ambienti interni
definiti dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) come sick building
syndrome (sindrome da edificio malsano);
CRITERI DI ELABORAZIONE DEGLI
ARTICOLI
Secondo i criteri
generali del listino, le voci degli articoli del capitolo Bioedilizia riportano
i requisiti, le caratteristiche tecniche e le modalità d'esecuzione dei
manufatti delle opere che si intendono realizzare, con l’aggiunta degli oneri
di recupero e di indicazioni riguardanti la Bioedilizia per gli articoli del
listino opere edili, come meglio precisato al paragrafo Armonizzazione.
REQUISITI Bio Gli
articoli del capitolo Bioedilizia comprendono componenti edilizi bio
compatibili, realizzati con materiali naturali rinnovabili o abbondantemente
disponibili in natura, 100% biodegradabili e con materiali di utilizzo parziale
e limitato, 100% riciclabili, con i seguenti requisiti:
1. Certificazioni
1.1. certificazioni
Bio di Organismi/Enti di certificazione riconosciuti quali:
- Ecolabel UE
- Anab-Icea
- Nature plus
- Decreto francese (Décret no 2011-321 du 23 mars 2011) A / A+
- Der Blaue Engel
- Emicode E1 PLUS
o similari abilitati
dall’Autorità governativa nazionale ad operare su almeno una Direttiva o
Regolamento dell’UE;
1.2. certificazioni
dei materiali da costruzione:
- con norma
armonizzata e obbligo di certificazione CE: devono rispettare i requisiti del
Regolamento (UE) N.305-2011 Condizioni armonizzate per la commercializzazione
dei prodotti da costruzione e deve essere fornita la Dichiarazione di
Prestazione DoP (vedi allegato: Estratto dal DLgs 106 2017 Adeguamento alle
disposizioni 305-2011);
- isolanti senza
norma armonizzata, ma certificabili CE, tramite Valutazione tecnica europea
(ETA): devono rispettare i requisiti del Regolamento (UE) N.305-2011 Condizioni
armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e deve
essere fornita l’ETA (Valutazione tecnica europea) e la Dichiarazione di
Prestazione DoP (vedi allegato: Estratto dal DLgs 106 2017 Adeguamento alle
disposizioni 305-2011);
- prodotti senza
norma armonizzata e senza ETA: per la valutazione delle prestazioni valgono le
regole conformi alla legislazione vigente che prevede che le prestazioni
debbano essere determinate o mediante prove effettuate presso un laboratorio o
certificate da un organismo di certificazione di prodotto, accreditati presso
uno dei Paesi membri della Comunità europea, applicando una o più delle
procedure previste dalle regole e norme tecniche emesse dagli organismi di
normazione. (vedi allegato: Estratto dalla Nota sulla prestazione di materiali
isolanti-ENEA 2020-12).
1.3. certificazioni
per materie prime derivate da coltivazioni (campi di colture per vegetali e
cave per rocce e minerali) gestite in modo sostenibile;
1.4. certificazioni
PEFC o FSC o equivalenti con riferimento alla Catena di Custodia (C.o.C. -
Chain of Custody) per tutti i prodotti in legno e suoi derivati;
2. Sostanze
pericolose
2.1. assenza o
limitazioni dei COV, con esclusione dei COV naturali (nVOC) quali terpeni,
terpenoidi, pineni, limoneni, ecc., con riferimento e nel rispetto dei CAM DM
11-10-2017, punto 2.3.5.5 Emissioni dei materiali:
Ogni materiale elencato di seguito deve rispettare i
limiti di emissione esposti nella successiva tabella: pitture e vernici,
tessili per pavimentazioni e rivestimenti, laminati per pavimenti e rivestimenti
flessibili, pavimentazioni e rivestimenti in legno, altre pavimentazioni
(diverse da piastrelle di ceramica e laterizi), adesivi e sigillanti, pannelli
per rivestimenti interni (es. lastre di cartongesso).
Limite di emissione (µg/m³) a 28 giorni:
Benzene, Tricloroetilene (trielina) di-2-etilesilftalato
(DEHP) Dibutilftalato (DBP) 1 (per ogni sostanza)
COV totali <1500
Formaldeide <60
Acetaldeide <300
Toluene <450
Tetracloroetilene <350
Xilene <300
1,2,4-Trimetilbenzene <1500
1.4-diclorobenzene <90
Etilbenzene <1000
2-Butossietanolo <1500
Stirene <350
(vedi Avvertenze per
il calcolo dei COV a pag.5)
2.2. assenza di
sostanze dannose per l’uomo quali Amianto, Policlorobifenili PCB, Piombo e
Idrocarburi Policiclici Aromatici IPA (come definite dall’Ordinanza svizzera
sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti OPSR);
3. Produzione
3.1. zona di
produzione entro i 150 km secondo i criteri di settore o se non possibile nella
zona più vicina al cantiere;
3.2. produzione
semplice, con limitato consumo di energia e di emissioni di CO2 e senza
necessità di attrezzature specialistiche;
3.3. assemblaggi
eseguiti a secco o con collanti bio compatibili;
3.4. assenza di
trattamento di finitura o trattamento con vernici, impregnanti e prodotti bio
compatibili, termotrattamento per il legno (termowood) contro funghi e
marcimento e trattamenti con ossidazione e corten per i metalli;
3.5. elementi in
legno massiccio giuntati / assemblati a secco o con collanti bio compatibili.
CARATTERISTICHE
TECNICHE E FISICHE Indicazioni delle caratteristiche tecniche di utilizzo delle
componenti edilizie e quelle fisiche dei materiali relativamente a densità,
conduttività termica, classe di reazione al fuoco ed altre.
MODALITA’ DI
ESECUZIONE Indicazioni sulla metodologia di posa e di utilizzo delle componenti
edilizie e dei materiali.
ONERI DI RECUPERO
Gli oneri di recupero per i materiali bio compatibili residui di lavorazione o
provenienti da demolizioni di manufatti con le stesse caratteristiche,
considerati nelle analisi dei prezzi degli articoli, non corrispondono
all’indennità di smaltimento denominata genericamente “oneri di discarica” per
materiali non pericolosi, ma comprendono gli oneri di separazione dei materiali
ed il loro conferimento in Centri autorizzati al recupero dei materiali, alla
termovalorizzazione o in campi di coltura.
INDICAZIONI Bio All’inizio
dei sottocapitoli sono riportati gli opportuni requisiti riguardanti
la Bioedilizia per gli articoli del listino opere edili a
miglioramento della loro bio compatibilità.
INDICAZIONI GENERALI DI UTILIZZO
AVVERTENZE PER IL
CALCOLO DEI COV Molte organizzazioni si interessano di Bioedilizia con varie
definizioni e fissano delle limitazioni delle quantità di emissioni per i
materiali con requisiti bio con valori molto diversi. In questo capitolo sono
state comprese in maniera sintetica le caratteristiche fondamentali dei materiali
bio secondo l’accezione espressa nella premessa e con certificati che
rispettano i CAM. Così, con riferimento al punto 2.1 dei requisiti, i valori
delle emissioni dei materiali sono stati definiti secondo la tabella dei CAM
del punto 2.3.5.5 e considerati in maniera unitaria (un metro quadro di
materiale per metro cubo di utilizzo) senza i minimi fattori di carico,
lasciando al progettista la verifica della compatibilità con la Bioedilizia per
applicazioni intensive dei materiali bio nei singoli ambienti.
In sintesi, un
materiale bio con emissioni unitarie certificate nel rispetto dei CAM, se usato
in quantità indiscriminata, potrebbe diventare incompatibile per la
Bioedilizia, in quanto oltre a rispettare i valori limite delle emissioni dei
materiali della tabella dei CAM, deve essere in ogni caso assicurato che negli
ambienti chiusi non venga superato il valore limite di formaldeide pari a 0,1
ppm, secondo le indicazioni della OMS.
NOTE SUI CAM Nel
capitolo Bioedilizia sono presi a riferimento i parametri dei CAM riguardanti
nello specifico i valori limite dei Composti Organici Volatili (COV).
I requisiti per i
prodotti bio sono comunque migliorativi in termini di impatto ambientale dei
parametri dei CAM.
Discorso a parte va
fatto per i prodotti in perlite espansa, assolutamente bio compatibili e
certificati bio, dove non è possibile in fase di produzione l’utilizzo di una
percentuale di materiale riciclato come richiesto dai CAM, per la particolare
tecnologia di produzione utilizzata.
Gli interventi di
Bioedilizia, come quelli di Restauro, non sono contemplati come modalità o
categorie di intervento edilizio nella normativa dei CAM e quindi potrebbero
essere considerati tipi di intervento edilizio esente dall’applicazione dei
CAM.
CALCOLO DELLE
SUPERFICI DELLE STRUTTURE IN LEGNO Non saranno computate le superfici di
aperture che interrompano completamente le strutture.
ETICHETTA Gli
articoli del capitolo Bioedilizia sono contraddistinti dalla scritta “Bio”
riportata all’inizio della descrizione estesa quale etichetta indicativa delle
qualità bio compatibili dei materiali e dei componenti edilizi.
ARMONIZZAZIONE Per
un facile reperimento degli articoli con caratteristiche bio compatibili e di
indicazioni Bio per gli articoli del listino opere edili, nel capitolo
Bioedilizia si è fatto riferimento, per la classificazione numerica, ai
sottocapitoli delle opere edili.
PREZZI
I prezzi degli
articoli del capitolo Bioediliza sono stati determinati utilizzando i prezzi
dei relativi materiali raccolti con indagine di mercato da aziende del settore
o con i prezzi di articoli similari, per analogia tipologica, lavorazione, peso
e costo dei materiali, dei capitoli B. opere edili e C. beni culturali del
listino prezzi dei lavori pubblici della Provincia Autonoma di Trento. Tali
prezzi sono comprensivi delle spese di magazzino, carico, scarico e consegna in
cantiere entro un raggio di 150 km e delle spese per la messa in opera.
SOVRAPPREZZO
Il sovrapprezzo
espresso in percentuale va calcolato applicando la percentuale al prezzo
dell’articolo.
In caso di
variazioni in aumento dello spessore di un articolo, nella voce di listino la
percentuale di sovrapprezzo è riferita ad uno specifico incremento di spessore;
in caso di incrementi di spessore di valore diverso, il sovrapprezzo va
determinato in proporzione.
CONCLUSIONI
Nella Bioedilizia
vengono utilizzati dei prodotti costituiti principalmente da materie prime
rinnovabili, totalmente riciclabili e con requisiti di rispetto per l’ambiente
che vanno oltre i requisiti minimi richiesti dai CAM. Con il loro utilizzo è
possibile realizzare una buona qualità della vita per gli abitanti e i fruitori
dell’edificio, che rappresenta una delle principali finalità della Bioedilzia.
Il capitolo
Bioedilizia potrà dare quindi la possibilità al progettista di reperire
articoli con caratteristiche bio, per il conseguimento degli obblighi dei CAM
in termini di riciclabilità delle componenti edilizie alla fine del loro
utilizzo, nel caso della Bioedilizia al 100%, o secondo la qualità bio etica
del progetto da realizzare.